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ivan2275
Nuovo Utente
Regione: Veneto
Prov.: Venezia
Città: meste
23 Messaggi |
Inserito il - 16/11/2011 : 14:19:21
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Ciao Poeta.Toglimi una curiosità.Guardando la foto del "muro" di vespe non capisco che vespa è la prima della seconda fila partendo da sinistra(quella sotto la special rossa). |
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smn
Utente Attivo
  

Regione: Toscana
Prov.: Lucca
Città: Lucca
905 Messaggi |
Inserito il - 17/11/2011 : 18:34:40
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Una sola parola: BELLISSIMA!  e complimenti anche al padrone per il restauro! una PX senza frecce ce l'ho anchio,ma 125...ho messo giusto oggi l'adesivo "usare miscela al 2%", Eccola:



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Simone |
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djgonz
Utente Master
    

Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari
Città: Serdiana
8328 Messaggi |
Inserito il - 17/11/2011 : 21:41:32
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Mi troverete in disaccordo, ma per me la senza frecce è troppo spoglia Insomma, manca quel qualcosa che la rende particolare, le frecce 
Diciamo che per me una PX senza frecce è come una donna senza tette    |
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poeta
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Prov.: Roma
Città: roma
25632 Messaggi |
Inserito il - 17/11/2011 : 21:58:51
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In vero la senza frecce è una vespa molto sopravalutata, la linea poi non ha nulla a che spartire con una Sprint o una qualunque delle OLD, vero, ma....
rimane una vespa molto particolare, sia per la sua rarità, prodotta nel solo 1977 (diffidate dei troppi PX senza del 78-79-80), sia per il fatto che la 200cc molto spartana ha in vero finalmente la stabilità di una PX e il motore 200 (in SF la 200 è oggetto ben più raro di tanto altro).
La Px senza frecce, è più che bella da vedere bella da guidare... modello di transizione tra il vecchio ed il nuovo separa le NUOVA LINEA dalle OLD... vespa di assoluta importanza collezzionistica, in vero NON bella, ma AMBITA... d'altronde anche la 90SS chi ha mai avuto il coraggio di affermare che fosse bella? Dai.... con quel finto serbatoio e quel manubrietto paraplegico, ammettiamolo non piaceva a nessuno allora per questo oggi è rara, una Nuova 125 costava meno ed andava meglio era pure più comoda e veloce!
Diciamo che io probabilmente avendo la Sprint Veloce e magari qualche doppione, se mi mancava la P200E SF saresi stato disposto a sacrificare senza esitazione alcuna una Gtr o una SV per lei... e non tanto per la valutazione (molto più alta quella P200E sf che non quella Gtr) ma per il fatto che mi mancava...
Le old son più belle, certo ma più reperibili....
credete stia esagerando??? fatevi un giro sul web e vediamo il mercato ed i prezzi. |
pugnodidadi |
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poeta
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Prov.: Roma
Città: roma
25632 Messaggi |
Inserito il - 17/11/2011 : 22:02:26
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E' un telaio sperimentale a scudi stretti rinforzato con doppio ponte, varie prese d'aria e diavolerie racing... un vecchio progetto che piano piano avanza.... spero a giugno su questi schermi, se non muoio prima...
è ironico bestie jettatrici!
VR5T MAZZONCINI REPLICA |
pugnodidadi |
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Marben
Utente Medio
 

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474 Messaggi |
Inserito il - 18/11/2011 : 01:28:54
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I PX senzafrecce sono stati costruiti sicuramente fino al 1980, e a tal proposito sarebbe azzardato asserire il contrario. Modelli del 1978 o del 1979 sono assai diffusi, ma si trova qualcosa pure del 1980, e spesso è indiscutibilmente di quell'anno per via delle nuove colorazioni introdotte nella gamma 1980. Per esempio possiedo un P150X senzafrecce immatricolato il 29 febbraio 1980, e risultante come telaio di quello stesso anno. E.. è color sabbia, introdotto proprio nel 1980. Certo, ce ne sono ben pochi di quel colore.. oltre al mio io ho visto solo due senzafrecce sabbia: un 200 anni fa ad un raduno nell'astigiano (a proposito, nel basso Piemonte i senzafrecce sono assai diffusi), ed un 150 ottimamente conservato spesso avvistato a Pisa nei pressi del MediaWorld. Altro pezzo raro è il 125 azzurro metallizzato, visto solo un sicuramente conservato e ben documentato su internet (5000km).
Per quanto so, il PX nasceva senzafrecce "di base" nel primo anno di produzione, quasi sino a fine 1978. A tal proposito ho anche un P125X del 1978, e devo dire che i due anni di differenza col 150 si condensano anche in piccoli dettagli, variati in quegli anni su tutta la produzione PX. Dicevo: dal 1978, vista la grande richiesta del modello con frecce, Piaggio decise di promuovere il PX con le frecce di serie (prima l'optional mi pare costasse 46.000 lire), lasciando tuttavia disponibile la versione senzafrecce, acquistabile logicamente ad un prezzo inferiore. Il perchè di tale politica possiamo ipotizzarlo, in mancanza di testimonianze attendibili, e probabilmente risiedeva nell'ampia disponibilità di lamierati e componenti specifiche per la senzafrecce. C'è da pensare, infatti, che Piaggio non si attendesse il successo della versione con frecce. Ma, in Italia in particolare, si sa come funziona: i modelli spartani non piacciono, ed alle ristrettezze economiche si faceva fronte col... pane ed acqua, più che con altri sacrifici. Per questo veneriamo Vespe come la U, maledettamente rara perchè così poco accattivante, un tempo! |
http://vespalegendteam.blogspot.it - Il blog del Vespa Legend Team
http://vespalegendteam.blogspot.it/2013/11/mostre-scambio-2014.html - Calendario delle Mostre Scambio italiane |
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poeta
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25632 Messaggi |
Inserito il - 18/11/2011 : 15:36:38
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Marben che siano stati immatricolati nel 78-79-80 non ci piove,
direi sopratutto le 125 e le 150.... le 200 sono in larga parte del 1977 e furono le prime ad essere assemblate, i modelli con frecce sono disponibili dal 1978, quindi le senza frecce native più pregiate sono le 1977, le successive con grande probabilità furono rimanenze, sempre prodotte nel 77 ed immatricolate nel 1978-79... fà eccezzione la colore SABBIA (solo 125-150) venduta nel 1980... questa vespa confermo esistere, venne realizzata a mkio dire con gli ultimi telai fondo di magazzino in due colorazioni SABBIA GRIGIO e BIANCOSPINO ne è appunto testimonianza la colorazione SABBIA specifica del 1979-80...
Comunque seppur esistono modelli originali della senza frecce del 78-79-80, diffidate di quelle successive il 1977 in ragione del fatto che nel 1977 era certamente una senza frecce, mentre per annate successive potrebbe essere una con frecce riadattata...
la 200 in particolare ha impianto 6v nativo specifico ed esclusivo del modello.... se le trovate a 12 Volt sono repro....
inoltre le senza frecce PX (quelle sfornate nel 1977 anche se immatricolate 78-79) hanno numeri telaio tra le stellette con carattere OLD vecchi modelli, fà eccezione la 125/150 del 1980 che ha caratteri tipo special e 4 aperto.
La senza frecce di pregio ha immatricolazione 1977-78 e cilindrata 200.
colorazioni 200 ;ROSSO LACCA, GRIGIO CHIARO LUNA, BIANCOSPINO. Colorazioni 125 ,BIANCOSPINO, GRIGIO CHIARO LUNA, AZZURRO CINA (olimpic?) colorazioni 150 :BLU MARINE, Chiaro luna, biancospino. (forse anche lei Azzurro Cina) Colorazioni 125/150 del 1980; SABBIA, ed anche azzurro metz 5/2 (a detta di marben secondo me non fu colore di serie, mentre sabbia ne ho veduti anche io del 1980) però il 5/2 è colore proprio del 1980 e sostituisce il PIa 108 chiaro luna del 79 appunto.
Grossomodo credo siano esatte. |
pugnodidadi |
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Marben
Utente Medio
 

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474 Messaggi |
Inserito il - 18/11/2011 : 21:29:49
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La mie due senzafrecce erano certamente nate tali. La 125 del 1978, benchè più volte riverniciata, era stata provvista di frecce col solito terribile kit venduto a suo tempo dalla SGR. La 150 color sabbia (1980), invece, conservava (male) la sua vernice originale. Assolutamente non pasticciata, anzi penso mai toccata.
Per entrambe l'impianto elettrico era l'originale inalterato, e lo stesso vale per i gruppi statore-volano. Quindi nessuna manipolazione nemmeno su quella del 1980. E, ad ogni modo, so discernere in quanto a Vespe modificate e/o camuffate........
A testimonianza del fatto i senzafrecce hanno seguito le modifiche applicate alle sorelle con indicatori di direzione, alcuni dettagli variano. Cito: - sulla 150 il cavalletto era da 22mm, mentre sino a metà 1979 veniva montato quello da 20 (infatti con la 125 mi sono state consegnate due rare staffe per cavalletto da 20, mentre sulla Vespa era stato montato un ricambio dell'anno 2000, verniciato nero; - il numero di telaio, come detto, nel 1979 adotta la nuova grafia dei punzoni: infatti sulla 125 vi sono i numeri più tondeggianti, sulla 150 quelli più sottili; - le due viti superiori di ancoraggio del bauletto, fino alle prime settimane del 1978 erano a testa esagonale, inserite in due supporti di lamiera saldati alla scocca, dunque niente foro passante. Trattasi, come intuirete, di soluzione ereditata dalle Rally/TS. In seguito in fabbrica praticarono i due fori passanti, con le viti accessibili asportando il nasello: soluzione certamente più razionale e tutt'ora presente sui telai PX. Posso dire che i mio 125 del 1978 ha già i fori passanti, mentre due ottimi conservati che ho esaminato (telai VNX1T 8xxx e 9xxx) hanno le due sedi saldate; - l'ammortizzatore anteriore fino al 1979 risulta del tipo apribile e revisionabile; a questo si accompagna il fodero inferiore in lamiera, verniciato in tinta alluminio; - la pedivella di messa in moto sempre fino al 1979 era di tipo corto sulle cilindrate 125 e 150; durante quell'annata la pedivella lunga delle 200 fu adottata anche sulle cilindrate minori.
Al di là del fatto che certi dettagli siano facilmente sostituibili, posso affermare che questi particolari "discriminanti" li ho ritrovati sui miei due senzafrecce, e questo a mio avviso è già significativo. Il mio sabbia, benchè recasse i segni dell'abbandono, indicava allo strumento 13000km, e tanti posso stimarne dalle condizioni del motore; ritengo che non sia mai stato manipolato. A questo si aggiungono i dati dei numeri di telaio: VNX1T 185xx per il 125 (converrete che l'anno di produzione è il 1978) e VLX1T 1398xx (questo decisamente ascrivibile alla produzione 1980).
Allego una foto del mio 150 appena portato a casa.
Immagine:
 158,32 KB
Infine, curiosità: sulla prova di Motociclismo del marzo 1978 le immagini ritraggono un 200 blu Cina ed un 125 rosso Lacca. Curioso scambio!
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poeta
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25632 Messaggi |
Inserito il - 18/11/2011 : 21:52:38
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I cavalletti sono sempre gli stessi sulle PX il diametro non cambia... a mio dire, ma verifichiamo...
cambia invece lo stelo forcella che sui senza frecce è sempre di tipo piccolo con tamburo dedicato.
Per i supporti bauletto tipo TS, mi suona strano... la mia ha telaio 9XXX a 4 cifre immatricolata 1977, quindi tra i primi telai di certo (Commercializzata da Marzo del 77??) e presenta i fori passanti come ogni PX, indicativo è il foro pedale freno sempre circolare... il mio lo ha quadrato perchè è di una PXE... quella parte di pedana l'ho sostituita ed è di PXE...aveva marciume |
pugnodidadi |
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Marben
Utente Medio
 

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474 Messaggi |
Inserito il - 19/11/2011 : 20:27:58
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I cavalletti non sono affatto tutti uguali.. Occorre decisamente verificare.
Anzi, la differenza di diametro è una delle variazioni più conosciute fra quelle operate in quel periodo: fino a parte del 1979, diametro esterno del tubolare mm 20, come sulle large precedenti dalla "Nuova Linea". Poi il cavalletto è stato maggiorato a 22mm. A testimonianza di questo, il fatto che le scarpette tipo PX si trovino su eBay anche nel formato da 20mm (Ariete lo produce ancora), sempre fornite coi tappi "anti sfondamento", che poi invece saranno fusi all'interno della gomma. Posso citare anche i codici dei ricambi: - cavalletto zincato primi PX, 20mm: 174798; - cavalletto zincato dal 1979, 22mm: 176160; - scarpetta diam. 20: 174919; - scarpetta diam. 22: 176166; - tappo antitaglio, definito "fondello": 174918 (non è previsto un omologo pezzo per i cavalletti da 22). Non sono solito sentenziare se non conosco, quindi preferisco documentarmi e, dati alla mano, dare un pur modesto contributo alla conoscenza condivisa.
La maggiorazione della forcella ovviamente non interessa i senzafrecce, poichè è avvenuta poco dopo il piccolo rinnovamento operato nel mese di ottobre 1981, ovvero fu introdotta l'accensione elettronica anche sui 125-150 e quando la chiusura dei cofani mutò principio di funzionamento, avvalendosi delle leve azionabili da sotto la sella. Infatti se guardate i cataloghi ricambi, noterete che dal rinnovamento della gamma con l'introduzione della PX - E ballano poche migliaia di esemplari prima dell'introduzione del tubo di sterzo maggiorato, ovvero quello con asse ruota da 20mm (anzichè 16).
Quanto ai supporti del bauletto, comprendo bene che la mia testimonianza possa non essere accolta con fiducia. Lascio che parlino le foto, trovate nel web:



La fonte delle immagini (IL "baita-ricovero-tana"del Vespista) non cita il numero di telaio, ma afferma che l'esemplare è del 1977. Ad ogni modo è lecito attendersi che una VNX1T 9000 (per fare un esempio) sia stata prodotta un po' prima di una VSX1T 9000: basta considerare il numero di esemplari prodotti nel 1977: un migliaio di 200 e circa 4000 125. Ad ogni modo, una VSX1T 9xxx rientra, stando ai dati riportati anche da questo stesso sito, nella produzione 1978: 1978 VSX1T 2042 - 15227.
A questo aggiungo che la Vespa "Nuova Linea" fu presentata alla stampa il giorno 19 ottobre 1977 e, come altre novità in casa Piaggio, fu lanciata in occasione del Salone di Milano. E' spesso citata quell'occasione ricordando la gigantesca PX alta tre metri che fu esposta a Milano; da non confondersi con quella esposta oggi al Museo Piaggio, che ha altre origini e che riproduce una P150S destinata ai mercati asiatici.
Per quanto riguarda il foro sulla pedana, io cercherei di chiuderlo e di praticarlo ex novo con punta a tazza, così da ottenere una forma tondeggiante. E' un dettaglio importante e che merita di essere curato, anche per non destare quei sospetti che Poeta, a ragione, insinua in generale verso i senzafrecce.. modelli oggi assai apprezzati e per questo a volte frutto di qualche manipolazione. |
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poeta
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Prov.: Roma
Città: roma
25632 Messaggi |
Inserito il - 24/11/2011 : 21:13:44
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Ottimo.. vado a rileggermi per bene il libretto, ho il suo cavalletto originale per altro e verifico il dettaglio della sezione...
la foto dice tutto, ma la mia ha i fori, quindi magari è del 78, leggo e ti informo...
ho anche una 125 SF targa simile e stesso anno, verifico i dettagli meglio...
Marben un piacere parlare con te! |
pugnodidadi |
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Daniele04
Utente Normale


Città: Alessandria
56 Messaggi |
Inserito il - 25/11/2011 : 14:47:49
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Ciao Poeta complimenti per il lavoro se posso avrei da consigliarti un prodotto che si usa sovente anche quando si vernicia con un forno. Purtroppo anche nel migliore dei casi puo' sempre capitare che durante la verniciatura si attacchi polvere o quant'altro,verniciando fuori forno questo purtroppo è inevitabile. Magari lo conosci gia ed in questo caso puo' servire ad altri. Una volta finita la verniciatura i problemi possono essere diversi oltre alla polvere puo' presentarsi anche la fastidiosa buccia d'arancio che se non si carica in maniera adeguata inesorabilmente si presenta . Usare pasta abrasiva o prodotti analoghi significa veramente consumarsi le dita. Ci sono in commercio dei dischetti abrasivi della 3M con diverse grane quelli della foto sono 1500
Immagine:
 173 KB Si usano sulla verniciatura insieme all'acqua e rendono la superfice ovviamente opaca ma eliminano punti di polvere o piccoli difetti di verniciatura . Addirittura se sono sapientemente usati servono per eliminare eventuali colature. Una volta passato su tutta la superfice verniciata si passa sempre lo stesso prodotto ma con grana 3000. Fatto questo si passa alla lucidatura con le varie paste possibilmente liquide che sono le migliori . L'unica cosa da seguire attentamente è quella di dare in verniciatura diverse mani per essere sicuri di non scoprire gli angoli o peggio le superfici piane (rischio concreto anche lavorando manualmente ) ma sicuramente visto che è da mettere in conto nella verniciatura fuori forno sarai gia preparato su questo. Con questo trattamento come gia dicevo si elimina anche la fastidiosa buccia d'arancio e una volta finito diventera' una verniciatura perfetta . E' ovvio che per la lucidatura sarebbe meglio usare una lucidatrice con un tampone morbido per velocizzare il lavoro ed eventuali aloni che si presentano nella lucidatura manuale . Buon lavoro |
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poeta
Moderatore
    

Prov.: Roma
Città: roma
25632 Messaggi |
Inserito il - 25/11/2011 : 21:34:36
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Grazie copiato...
ma non mi è venuta affatto a buccia di arancia (stando in molto campana alle colature ho aggiunto un 10% di diluente all'induritore nelle porzioni (1 parte di vernice + 1/2 parte di induritore + 1/10 di diluente), utilizzando ugello da 1,2 e pressioni bassine, è venuta bella lucida, proprio brillante ed accettabile, solo che....
se non soffro non sono contento.. quindi l'ho carteggiata con 1500 ad acqua a mano e cif, e poi la rilucido a pasta e sudore, verrà più opaca e a mio dire ma più originale e bella, lo sò sono matto....
ma vi assicuro che viene bella....
non mi piego alle acriliche nemmeno utilizzandole...
sono solo, drammaticamente il solo. |
pugnodidadi |
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Gingio
Utente Medio
 

Prov.: Trento
Città: pergine
388 Messaggi |
Inserito il - 25/11/2011 : 22:12:48
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| poeta ha scritto:
E' questione di riflesso... una vespa di 35 anni non può brillare al sole come una favilla, deve piuttosto avere una luce pacata e l'esatto riflesso della passione,....
come il buon PUGNODIDADI insegna.
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mi pareva strano che ti andasse bene così stralucida...
e con questa ne imparo un'altra, non vedo l'ora di vederla
secondo me il fatto è proprio questo, la vernice acrilica è sicuramente migliore sotto ogni aspetto, ma da quel tocco troppo lucido che a mio avviso sulle vespe non ci và...
ottimo Maestro...
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CHI VESPA MANGIA LE MELE...
...CHI APE MANGIA IL MIELE |
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poeta
Moderatore
    

Prov.: Roma
Città: roma
25632 Messaggi |
Inserito il - 25/11/2011 : 22:24:22
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Giudicherete a lavoro finito....
datemi un mesetto...
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pugnodidadi |
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