ma le scocche di resina indeboliscono il telaio e sono più fragili di quelle originali in metallo.... sopratutto il telaio flette a mio dire se la pedana è rimossa...
considerazioni che avrai di certo valutate, guardando come lavori...
ma.... il telaio a tagliatella anche se ripristinato con sagome di resina, non si flette troppo????
ma dentro è molto più resistente ora, con la gabbia, poi cmq sotto chiudo con un foglio di alluminio da 3 mm. se necessario posso sempre farne un'altro strato per rinforzare, poi dentro il pozzetto farò un'altro telaio smontabile come previstodal regolamento per rinforzare appunto il posteriore!!!!
andiamo avanti con la costruzione dello stampo per la carenatura di vetroresina:
Allora ora giriamo il pezzo da lavorare che si presenterà cosi
Dobbiamo staccare i provili divisori, delicatamente, eliminando prima lo stucco, poi i punti di colla. Poi con il flessibile rifiliamo il bordo eliminando tutta la fibra in eccesso e possiamo eliminare le imperfezioni sul bordo divisorio dovute alla giunzione dei profili (anche con stucco se necessario!
Ora spuziamo tutta la parte di alcol polivinilico, compreso il profilo divisorio e lasciamo asciugare un paio di ore
Ora spruziamo tutta la parte di gelcoat (questa volta approfittando del bel tempo l'ho dato a spruzzo che è più rapido e con ottima omogeneità dello strato)
Asciugato per almeno 24 ore, passiamo alla laminazione della vetroresina con la stessa procedura e cura utilizzata per l'altra parte
La parte più opaca è stata carteggiata con carta grossa per eliminare fibre sporgenti e fastidiose nel maneggiare il pezzo
Ascigata la resina dopo circa 24 ore possimao rifilare tutti i bordi dello stampo fino ad arrivare a filo della carenatura senza ovviamente danneggiarla
Poi foriamo tutto il profilo divisorio con fori da 6 mm a circa 6/7 cm di distanza l'uno dall'altro
adesso possimao staccare i due semigusci dello stampo, operazione molto delicata e difficile, io mi sono aiutato con acqua che sclioglie l'ap e sono risucito a infilare un cacciate nel bordo divisorio, facendo leva delicatamente sono riuscito a staccare con fatica una metà dello stampo! Laviamo con acqua corrente per sciolgiere i residui di ap.
Poi stacco anche l'altra metà (con un po di fatica a causa della forma complessaQ
Ora vanno rifinite maniacalmente all'interno con carta 600/800, è anche possibile fare stuccature se necessario, l'importante è che l'interno dello stsmpo sia perfetto e liscio!! se tutto è stato fatto in maniera corretta la linea di giunzione internamente dovrebbe essere quasi perfetta, e ascierà solo un piccolo segno sul pezzo da fare!
Poi unisco le due metà con bulloni da 6 ranelle grosse e dadi
Lo stampo è ora finito e internamente è perfettamente liscio e si presenta cosi:
Lo stampo è pronto! Per fare la carenatura bastera montare lo stampo, spruzzarlo di ap, poi di gelcoat, e dentro poi laminare la fibra di vetro, lasciandolo essicare per 24/48 ore e staccare il tutto una volta sciutto La carenatura io la farò quando mi servira con 3 strati di tessuto di fibra da 175 g. verrà una carena molto leggera e flessibile rispeto a questa acquistata che è fatta in mat!!!
dorna, rimango basito di fronte alle tue capacità, dire che è un lavoretto per tutti proprio non lo è, ma la tua realizzazione è frutto di tantissimo impegno e tempo con l'aggiunta di passione e precisione notevolissima. Grazie,un lavoro a tutto campo, motore, telaio, ciclistica come esige il VPI, messo a disposizione del forum con grande generosità di dettagli, bravissimo!
Regione: Emilia Romagna
Prov.: Reggio Emilia
Città: garage delle diavolerie
3093 Messaggi
Inserito il - 26/12/2011 : 11:08:56
Caro dorna, a questo punto incomincio a preoccuparmi io con la mia vespa sono molto più spartano .. vedo che sai bene dove agire,sia come telaistica sia come motore (l'avevo già visto sul tuo erre ad aria)
Complimenti per i lavori, spero che faremo una pistata insieme (la prima la faremo come test verso metà febbraio)
Grazie ragazzi! davvero!! Non sapete quanto mi rende felice, io ci metto davvero tanto impegno nel fare queste cose, ma non avendo una compagnia che è capace di apprezzare questi lavori, spesso non ho il piacere di condividerli, mentre voi apprezzate, e questo mi rallegra molto!
Per stefano Io come dicevo sopra ci metto impegno, però voglio precisare che non sono ne un professionista ne un preparatore con anni e anni di esperienza, quindi l'unica cosa che ci metto di certo è la volonta ma il risultato finale in termine di prestazioni potrebbe anche non essere all'altezza, magari la tua vespa più spartana è più efficace della mia, ma almeno mi sono divertito e ci ho provato!!!
"Non siamo mai soli in quel vecchio sempre buio e un pò freddo garage, mai i soli"
Questo scriveva anni fà su questi lidi un utente, erano anni in cui il sito iniziava a crescere, certo non vi era la preparazione attuale, ma l'atmosfera di accoglienza ed il garbo erano già quelli classici dei vespisti, gentiluomini tra i motociclisti... parole che racchiudono il senso di questo forum e di questa passione a mio dire.
Ma vorrei ricordare anche i 4 comandamenti del vespista:
SALVARE UNA VESPA E' IL PRIMO DIVERE DI UN VESPISTA
AIUTARE UN ALTRO VESPISTA E' IL SUO SECONDO DOVERE
ESISTE UNA SOLA MANIERA DI FARE LE COSE, TUTTE LE COSE, QUELLA GIUSTA
NULLA E' MAI MEGLIO DELL'ORIGINALE
e l'ultimo suo messaggio....
"... che una vespa in fin dei conti mai ci appartiene veramente, appartiene piuttosto a quel mondo di mille occhi scintillanti che scrutano, guardano ed imparano. Ah! Se ne ho conosciuti di vespisti migliori di me! Avevano l'incompetenza di quel ragazzino che smonta la candela in strada, o la gioia di un vecchio rottame variopinto e tamarrissimo, ma tutti avevano qualcosa che oggi forse mi manca, il desiderio. Sì, questa mia vespa per quanto bella e perfetta, non vale la metà della peggiore delle vespe, dato che il valore di una vespa non è mai veramente o solamente quello di mercato! Quanto vale dunque la tua vespa? E... quanto vali come vespista? Chiedilo sempre e solo al tuo cuore.