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poeta
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Prov.: Roma
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Inserito il - 31/10/2006 : 09:07:33
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Era il 1992, io e il mio amico Sandro a bordo delle nostre Px (Sandro px argento 125 1^ serie senza frecce), io (PX125E arcobaleno del 1987 bianco motore rally 200) tornavamo a sera dalla trionfale, dopo una giornata passata a montare e insonorizzare "studi di registrazione", ogni sera ci attendeva la sfida su quei tornanti sinuosi, il semaforo in cima dava il via, Sandro era un pazzo, altre volte mi aveva pure scaraventato in terra agganciandomi il manubrio, ma io avevo più motore, più manico, gomme e ammortizzatori migliori, ma Sandro era un maledetto maniaco pazzo privo di misure alla guida così come nella vita, la nostra amicizia sincera era basata su una eterna competizione, sia sul lavoro che in vespa! Più veloce, più bravo, più figo!
Misuravamo la nostra incoscienza ad un semaforo su via Trionfale, intorno a noi un mondo stanco e lento di fari di città.
La discesa, la "maledetta discesa" al crepuscolo era più pericolosa, a volte strisce di gasolio improvvise, pezzi di parabrezza o parti di fascione perdute da qualche automobile erano lì insidiose nell'unica traiettoria possibile a quella velocità, la scivolata era sempre in agguato, certo la ignoravamo, per noi contava solo il semaforo di piazzale Clodio, così vicino eppure così lontano....
Ricordo bene il primo tornante in seconda, il secondo in terza e il quarto, (ancora oggi non sò come) in quarta piena, ricordo l'equilibrismo nel cercare di non puntare con il cavalletto, le impercettibili sbandate dell'avantreno che scivola esterno per poi ritrovare improvviso e provvidenziale un poco di grip, e ricordo il gas paro sull'ultimo tratto in discesa l'ultima curva a sx lunga e veloce affrontata oltre i 110, ogni pomeriggio scendavamo più veloci più sicuri, davanti a me vedevo Sandro chino con i polsi piegati chiedere l'impossibile a quella vecchia PX, vedevo chiaramente la scocca flettersi, le pedane struscire nei tornanti più stretti e l'ammortizzatore distendersi quando la vespa si raddrizzava per cambiare rapida la traiettoria, vedevo i suoi occhi misurarmi, privi di paura, vedevo la sua rabbia lanciata a 90 km/h sfrecciare davanti ai cartelli triangolari di pericolo "serie di curve pericolose" e limiti di velocità da 30Km/h, ma più di ogni altra cosa, vedevo la sfida lanciata alla vita con il pretesto di una gara, scendavamo come fulmini, spesso riprendendo e superando scooter partiti al semaforo precedente, I BIRILLI li chiamavamo, amavamo superarli in concerto uno a sx e uno a dx, credo provassero sano terrore quei poveri cristi nel vedersi sorpassare a quelle andature da due Vespe incontrollabili.
Chi vinse è un mistero...
Sandro aveva la necessità di vincere, la sfida nel sangue, ammetto che a volte dovetti desistere, per evitare che si andasse a sfracellare contro i muri esterni, anche se una volta scivolò in modo rovinoso su una chiazza di olio credo, gli scivolò l'avantreno a curva fatta, la vespa scivolò ruotando impazzita per tutta la discesa (rettilineo in cima dopo la prima vera curva sulla DX) cozzando contro le barriere cento metri più a valle (pensa a quanto cavolo andava!), per fortuna non si fece male, la colpa era sua, ma io gli regalai una gomma nuova e gli dissi che era colpa della ruota..... da allora divenne imbattibile su quella curva.
Salvammo la pelle, io rimasi a Roma e scrivo su questo Forum, lui vive in Brasile e credo si sia sposato un paio di volte con qualche cinese, non sò altro, ma ancora oggi quando scendo per quella strada è come se lui corresse al mio fianco veloce e pazzo come la vita.
A Rio De Janeiro di sicuro c'è un Italiano con la sua vespa, ha il profilo di Corto Maltese, pensieri profondi come la follia, difficile è stargli accanto ed impossibile superarlo.
Ovunque tu sia....
Ti giunga il mio saluto dall'alba di un nuovo giorno, l'oceano che ci separa è nel mio cuore poco più che una pozzanghera....
AMICO MIO.
OGNI MALEDETTA DOMENICA.
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pugnodidadi |
Modificato da - poeta in Data 31/10/2006 11:17:01
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poeta
Moderatore
    

Prov.: Roma
Città: roma
5213 Messaggi |
Inserito il - 31/10/2006 : 11:19:36
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"Misuravamo la nostra incoscienza ad un semaforo su via Trionfale, intorno a noi un mondo stanco e lento di fari di città."
Cavolo! l'ho scritto io? |
pugnodidadi |
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century66
Utente Medio
 
Prov.: Pavia
Città: Pavia
145 Messaggi |
Inserito il - 31/10/2006 : 12:11:53
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Spesso trasportati dalle emozioni scriviamo cose bellissime che, se lette a mesi di distanza, non sembrano nemmeno appartenerci. La parola scritta rende molto di più di quella parlata o anche del solo pensiero, purtroppo questa regola vale sia nel bene che nel male. |
Ciao Saverio, e digli al Mario che gli ho voluto più bene che ......, uguale. |
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morfeos
Utente Attivo
  

Città: around the world
531 Messaggi |
Inserito il - 31/10/2006 : 13:07:28
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marinai...profilo di corto maltese e pensieri di follia....siamo pochi rimasti ma forse è meglio così...
marin, tu chercherest toujour le mer... |
Vespa...ti punge al cuore |
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poeta
Moderatore
    

Prov.: Roma
Città: roma
5213 Messaggi |
Inserito il - 31/10/2006 : 13:14:36
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Poi se guidate tutti come l'amico di cui parlavo sopra...
lo credo bene che rimarrete in pochi!!!
Ah! Dimenticavo....
Sandro assomigliava davvero molto al Corto di Pratt, nell'aspetto intendo dire. |
pugnodidadi |
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morfeos
Utente Attivo
  

Città: around the world
531 Messaggi |
Inserito il - 31/10/2006 : 15:09:13
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ah no pensavo nel modo di fare...mi chiamavano Corto Maltese fin da piccolo poi ho capito cosa intendevano...non intendevo per la guida...infatti sulla strada con principessa mi godo i 60 all'ora calmi tra colline e dolci pomeriggi...il mare il mare invece non ha un fuoristrada...non ha un guardrail...ci sei solo tu e lui |
Vespa...ti punge al cuore |
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