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Vespa scooter Piaggio: Archivio forum e mercatino sulla Vespa di vespaforever

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frysky
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740 Messaggi


Inserito il - 07/05/2006 : 20:46:36  Mostra Profilo
Gli aromenti trattati in questo articolo sono stati prelevati da varie fonti si ringraziano pertanto i siti web consultati, in particolare aggiustatutto.it


Tipi di vernici
  • Sintetiche:
    Le vernici (o smalti) sintetici vengono utilizzate solitamente in ambito domestico: per verniciare una ringhiera, una porta, una lavatrice e via dicendo. In carrozzeria non vengono mai usate in quanto sono di scarsa qualità e poco resistenti (a contatto con la benzina si increspa e viene via subito).

  • Nitro:
    Le vernici al nitro sono prodotti di qualità media.
    La nitro è la vernice originale in quanto un tempo le vespe uscivano dalla fabbrica verniciate con questa vernice perchè era la standard costa poco ed è più facile da usare, infatti se non si usare bene il compressore è consigliabile utilizzare questo tipo di vernice in quanto asciuga più rapidamente, scongiurando le colature. Col tempo però questo prodotto tende a perdere la brillantezza iniziale.

  • Acriliche o Bicomponenti:
    Le vernici acriliche sono dette bicomponenti in quanto il prodotto finale è composto da una parte di colore e una parte di catalizzatore che ne consente l’asciugatura.
    Le vernici acriliche o bicomponenti sono relativamente nuove, hanno la particolarità di conservare l’iniziale lucentezza e brillantezza anche dopo diversi anni e garantiscono inoltre un’eccezzionale resistenza egli idrocarburi e ai prodotti chimici usati negli autolavaggi.
    Questi tipi di vernice sono prodotti di elevata qualità e costo, sono le vernici attualmente usate in tutte le carrozzerie.
    Queste si dividono in due sottogruppi:

    a. vernici a base opaca che richiedono, dopo aver dato il colore, l’applicazione di uno strato di trasparente lucido al fine di ottenere un colore brillante. Il trasparente va passato a vernice ancora fresca in modo che diventi un tutt'uno con il colore. Fanno parte di questo sottogruppo tutti i colori metallizzati che necessitano in ogni caso dell’applicazione di uno strato di trasparente lucido nonché le normali tinte pastello;

    b. vernici a base lucida che invece non richiedono l’applicazione del trasparente per esaltare la brillantezza del colore. Fanno parte di questo sottogruppo solo ed esclusivamente le tinte pastello.

    Se si è bravi ad usare il compressore, ma veramente bravi, è consigliato usare questo tipo di vernice a base opaca + trasparente, si ottiene in questo modo un risultato eccellente ed una brillantezza ineguagliabile del colore.
    La vernice bicomponente asciuga benissimo anche all'aperto.


  • Esistono oltre a queste sopra elencate delle vernici ad acqua. Sono prodotti di ultima generazione vengono utilizzate anche in carrozzeria e, sembrerebbe, garantiscono, una buona resistenza agli idrocarburi e prodotti chimici usati negli autolavaggi.

    IMPORTANTE: se si usa un fondo alla nitro si deve poi utilizzare una vernice nitro o una poliuretanica, se invece si usa fondo all'acquaragia si deve per forza usare vernice all'acquaragia.
    In linea generale però le vernici all'acquaragia (e le acriliche) NON sono per niente adatte per carrozzeria, ci mettono una vita ad asciugare e dopo un'annetto cominciano a saltare via le scaglie.
    Molti carrozzieri usano un fondo max meyer nitro grigio 8012 (7 euro) e tinta max meyer nitro (15 euro circa), basteranno 1,5 Kg di fondo e 1,5 Kg di vernice per una vespa.



    Codici colore
  • I codici che dà la max meyer sono per vernici bicomponente, però, qualunque mesticheria seria sà creare la corrispondente esatta alla nitro in 10 minuti. Si và col codice da un buon colorista e ti fa la tinta con qualsiasi marca di nitro, acrilico o bicomponente, basta il solo codice. Il codice Piaggio è diverso da quello max mayer, i coloristi buoni hanno delle tabelle.
    Per quanto riguarda la marca, la Max Mayer, costa un botto e qualsiasi buona marca di vernice ha lo stesso risultato. Altra marca buona è la Standox.




  • Compressore
  • La differenza nella verniciatura di una vespa la fa l'aerografo. I migliori sono quelli della Asturo, c'è sia a caduta, col serbatoio sopra l’ugello, che a depressione col serbatoio sotto all'ugello. E gli ugelli ci sono di tutte le misure. Se non si ha esperienza è bene farsi dare dal colorista la scheda tecnica della vernice che si compra, in essa è riportata la pressione del compressore, il tipo di pistola, il diametro dell'ugello e la diluizione necessaria. Un carrozziere va ad occhio, ma lì ci vuole esperienza.




  • Saldature
  • Se devi saldare, non ti avvicinare proprio alla saldatrice a elettrodi, che la vespa la squagli come un ghiacciolo. Ci vuole il cannello ossiacetilenico, oppure una mig/tig e un buon saldatore. La miglior cosa è la saldatura a cannello fatta col ferro e non con l'ottone.




  • Sverniciare
  • Per sverniciare è consigliabile la sabbiatura, per quel che costa, si risparmia tanto tempo e sudore. La sabbiatura deve essere eseguita solo se la vespa è marcia e deve essere esegiuta da una persona pratica in quanto il più delle volte nel fai da te si rischia di ondulare la lamiera eventualmente cercare qualcuno che la faccia impallinare o che usi sabbia tenera, potrebbe costare un po' di più ma si risparmi molto lavoro dopo e si evitano brutte sorprese. In media il costo di una sabbiatura si aggira sui 60 – 100 euro, molti fanno differenza se la vespa è 50-125-150 oppure 200, quindi, se viene richiesto dire il meno possibile.
    Se non si vuole mettere a nudo il telaio della vespa, ossia togliere motore, forcella e tutto il resto è possibile usare lo sverniciatore universale, si aspetta che si sciolga la vernice e poi usare olio di gomito, spazzole di ferro (spazzola a tazza con setole di acciaio attorcigliate a formare dei piccoli ceppi, che sia piccola, altrimenti pesa troppo, applicata al flex in quanto è più maneggevole e potente) e quant'altro ti sembra opportuno per sverniciarla. Lo sverniciatore sullo stucco ha scarsa efficacia, quindi bisogna utilizzare la spazzola, utilizzare una BUONA mascherina e una ancor più buona protezione per gli occhi soprattutto se si passa la spazzola dove si è passato lo sverniciante. ATTENZIONE E’ ROBA TOSSICA.




  • Preparazione solo rattoppi
  • La procedura migliore, nel caso in cui si devono fare solo dei rattoppi è quella di grattare con carta piuttosto grossa (gr 400 o simile) fino quasi a tirare via tutta la vernice, stuccare, tirare lo stucco con una carta più fine (gr 600 o simile) stuccare ancora con uno strato molto sottile e tirare con carta gr 1000 apposita per carrozzeria da usare con l'acqua. Ripetere fino a quando non e' perfettamente liscio e allineato alla carrozzeria.




  • Rugine
  • Le parti arrugginite andrebbero ripulite con una spazzola di ferro fino a tirar via qualsiasi traccia di ruggine e poi coperte con un convertiruggine tipo "FEROX". Se non viene fatto nel giro di qualche mese la ruggine ricomincia a formarsi e stacca la vernice. Se la ruggine ha corroso molto la carrozzeria (succede soprattutto nella zona della pedana) si deve stuccare.
    Eliminata la ruggine si deve applicare l’antiruggine, attenzione, che sia ANTIRUGGINE, e non semplice fondo, altrimenti non attacca bene alla lamiera nuda, e che sia antiruggine NITRORESISTENTE, lo si trova solo dai coloristi per auto, molto più spesso si trova antiruggine sintetico il quale fa reazione con qualunque vernice che non sia sintetica e si fa un disastro.




  • Botte
  • Le botte si raddrizzano con le curve da carrozziere, le lime piegate, opportuni martelli, e quanto di più idoneo si trova per questo scopo. Se non si ha dimestichezza, bisogna metterci tanto tempo ed impegno per avere il più delle volte un risultato pessimo. La differenza tra un carrozziere e l'altro la fa soprattutto la bravura del battilamiera.




  • Stuccare
  • Lo stucco non bisognerebbe mai metterne più di un paio di millimetri, altrimenti alla prima buca salta via tutto. Se c'e' una botta grossa bisogna prima ribatterla da dietro con un martello di gomma o qualcosa di simile, fino a tirarla fuori il più possibile e poi passare un sottile strato di stucco.
    Non bisogna riempire tutto di stucco, si deve mettere lo stucco solo per alleviare curvature o piccole imperfezioni della lamiera.
    Stucco sintofer o sintolit se si trova lo stucco max meyer è ottimo minimo 1 kg si mescola su spatola con induritore.




  • Carteggiare
  • La carteggiatura è il segreto per ottenere ottimi risultati, senza di essa la vernice, oltre a non essere mai completamente lucida, rischierebbe di sollevarsi con il calore o con un energico graffio.
    Carteggiare, inizialmente con carta grana grossa (gr 220), per portare a sperdere lo scalino tra le zone a ferro e quelle stuccate, poi via via sempre più fine (gr 400 – 600 – 1000 ed anche di più).
    Quando si usa la carta abrasiva è bene usare acqua abbondante, si deve procurare un secchio e una spugna, immergere la carte in esso e far gocciolare sempre acqua dove si carteggia, altrimenti si consuma carta a tonnellate. Durante questo procedimento è fondamentale tastare la superficie passando il palmo della mano sulla stessa, tentando d'individuare tutte le imperfezioni da correggere. Nel carteggiare si deve prestare particolare attenzione alle righe prodotte dalla carta abrasiva. Meno righe più brillantezza in fase di verniciatura.




  • Fondo
  • Una volta finita questa operazione si deve dare il fondo alle parti stuccate. Quando tutte le parti stuccate sono state coperte con almeno due o tre mani di fondo si deve dare il fondo a tutto il resto della vespa, poi carteggiare con la carta gr 1000 con acqua abbondante. Questa operazione è da eseguire anche se si sono fatti solo rattoppi con lo stucco. La vernice e lo stucco diventeranno leggermente opachi ma lisci. Molti pensano che quando si vernicia sopra ad una vernice già esistente non sia necessario dare il fondo, ma una mano di fondo oltre che a permettere di vedere con esattezza dove poi verrà verniciato, dà un omogeneità di base che non si ottiene nemmeno carteggiando per ore. Il fondo come la pitture deve seccare 10 – 20 min per poi dare l’altra mano. Il tempo di asciugatura dipende molto dalla temperatura e umidità dell’ambiente, per agevolare è possibile scaldare la parte da distante con l’asciugacapelli, ma è meglio se aspettate che si asciughi naturalmente. Il fondo max meyer (originale per vespe) costa 7 euro al chilo.




  • Pulitura superficie
  • A questo punto è bene pulire tutta la carrozzeria con alcool diluito in acqua per togliere la polvere e l'unto. Nel caso solo di rattoppi, ma consigliabile in ogni caso, prima di verniciare passare l'antisilicone su tutta la superficie della vespa usando, magari, dell'ovatta o uno straccio pulito (l'antisilicone serve a togliere eventuali tracce di grasso o sporco in genere dalla superficie da verniciale in modo da scongiurare che la vernice si increspi). Lasciare asciugare l'antisilicone (basta 1 minuto) e poi puoi verniciare.




  • Verniciatura
    Cominciare a verniciare a spruzzo col compressore o a bomboletta, come si preferisce.
    Arrivati a questo punto si deve affermare che, ottenere un risultato soddisfacente al primo tentativo è molto difficile, salvo che non si vogliano verniciare superfici orizzontali. Specie in inverno e sopra superfici verticali la colatura è sempre in agguato. La descrizione seguente fa riferimento anche all'applicazione del trasparente. Terminate le fasi precedenti compresa la pulizia della superficie con l'aiuto di un pulitore antisiliconico ed un panno antipolvere, si può procedere con la preparazione della vernice.

  • Nel caso si usi il compressore, diluire la vernice come consigliato dal produttore e versarla con un filtro apposito nell'aerografo da verniciatura con ugello da 1,6 > 1,9. La prima mano deve essere leggera ma uniforme su tutta la superficie, fatta a strisce da circa 25 cm. Dopo qualche minuto (4 in estate, 8 in inverno) si procede con la seconda mano che deve essere un poco più pesante trattenendosi di più nello spruzzare la vernice sempre in modo uniforme. Per applicare la terza mano si deve attendere almeno il doppio del tempo trascorso tra la prima e la seconda mano. Quest'ultima deve essere quella definitiva. È questa che darà brillantezza ed effetto specchio, quindi deve essere applicata con persistenza e con la più totale attenzione alla parità e all'uguaglianza delle passate. Non insistere mai su uno stesso punto altrimenti si potranno formare delle colature di vernice. Dopo aver dato quest’ultima mano in maniera uniforme, lasciare asciugare per almeno 24 – 36 ore. Per quanto riguarda le tinte metallizzate e quindi quelle tinte che dopo richiedono l'applicazione del trasparente, si procederà diversamente. Usando il medesimo aerografo, si applica un numero di passate sufficienti a coprire totalmente e uniformemente la superficie. Da non dimenticare che in questo tipo di verniciatura la brillantezza è data dal trasparente. Queste tinte vanno solitamente diluite al 80% o al 100%, ottenendo così una mistura molto liquida, con un alto pericolo di colature. Sarà quindi necessario attendere la completa essiccazione del prodotto (10 minuti in estate, circa 15 in inverno) prima di procedere con la mano successiva. L’avvenuta essiccazione avverrà quando la superficie diverrà opaca. Ripulire dolcemente con un panno antipolvere, per poi passare all'applicazione del trasparente, importante è non far asciugare completamente la basa per avere maggior presa del trasparente. Consiglio di usare per la base un diluente lento in estate e rapido in inverno, per evitare di provocare macchie o effetto buccia d'arancia nella verniciatura.


  • Nel caso si usino le bombolette, tenere conto che ce ne vorranno una decina, se non di più e sicuramente costa meno 1,5 Kg di vernice compreso il noleggio del compressore. Nel caso si usino le bombolette vanno riscaldate in acqua calda (30 – 35 °C) prima di verniciare. La tecnica è quella di spruzzare il colore, attendere 15 – 20 minuti per far asciugare la pittura e dare la successiva mano di colore, questo per 2 – 3 volte ciclicamente finché non otterrete la corretta copertura. Consiglio di NON interrompere se possibile a metà una bomboletta perché poi seccatasi la vernice sul beccuccio sparerà di tanto in tanto pezzetti di vernice che poi dovrete rimuovere con la carta abrasiva e vi troverete in un circolo vizioso dal quale non uscirete più. Quindi calcolate il numero di bombolette da usare per ogni parte in modo da finirle completamente è però consigliato non tirare le bombolette fino alla fine perché danno imperfezioni di verniciatura. Solitamente il colore, specie se metallizzato è molto diluito per cui tenderebbe a colare quindi si dovranno fare delle passate veloci e regolari.
    A fine verniciatura aspettare 24 – 36 ore per far asciugare la vernice.
    Con la bomboletta è necessario passare il lucido, se lasciate il colore senza il lucido dopo 2/3 lucidate di Polish, come per magia vedrete, riaffiorare il colore originale. Il trasparente lucido è da considerare fondamentalmente una protezione dagli agenti esterni (benzina, strisciate accidentali con le chiavi o cerniere, ecc) oltre che il tocco di classe che dà l’effetto specchio. Con il lucido bisogna abbondare, per cui non esitate a far fuori bombolette, seguire sempre la solita procedura spruzzare, aspettare 20 – 30 min l’asciugatura, carteggiare questa volta però con carta gr 1200, meglio ancora 2000, ciclicamente fino all’ultima mano.
    Infine è consigliato di aspettare ben più di 48 ore prima di cominciare a montare i pezzi altrimenti rischiate di segnare la vernice non ancora asciutta in profondità.


  • Quando la verniciatura presenta purtroppo delle imperfezioni, come piccole protuberanze, o colature, NON TENTARE ASSOLUTAMENTE DI RIMUOVERE LA VERNICE FRESCA, non si riuscirebbe più a coprire la macchia, ma aspettare piuttosto 30 – 40 min (anche 1 – 2 ore se necessario) che sia abbastanza asciutta la pittura. Questa è una fase molto delicata e va eseguita con acqua, miscelata con un poco di detergente. Dopo aver pulito e asciugato la parte difettosa, và unto versando su di essa il detergente. Successivamente carteggiata con carta gr 1500 ad acqua con pazienza, fino all'eliminazione del difetto. Poi con una carta gr 2000 per eliminare le righe provocate dalla carta precedente e successivamente date un’altra mano di pittura insistendo, ma non troppo, in quel punto per coprire l’errore.

    Qualche suggerimento: Valutate bene il difetto perché nei colori verde, rosso, alcuni azzurri e i gialli delle tinte pastello, quando spianati cambiano tonalità. Per facilitare l'eliminazione di protuberanze o colature è possibile applicare stucco rapido intorno alle stesse. La scomparsa di quest'ultimo, mediante la spianatura, sarà indice di un completo livellamento.



    Lucidatura
  • La lucidatura è l'operazione successiva alla verniciatura. Può essere inoltre effettuata su vernici invecchiate dal tempo, restituendo così lucentezza alla nostra vecchia vespa dimenticata in garage da anni. In questa fase si potrà utilizzare un frullino per lucidatura a velocità variabile, altrimenti olio di gomito. A seconda del grado lucidatura da fare si devono usare diversi prodotti. Ad esempio una vespa nuova, con poco tempo di vita e tenuta solitamente in luoghi chiusi, avrà soltanto bisogno dell'applicazione del polisc, o nella peggiore delle ipotesi di una cera delicata. Su di una vespa datata che presenta una superficie opaca o piena d'impurità come, resina, polvere di ferro e altro, usare una cera aggressiva. Lavare la superficie da lucidare con una spugna. Prendere la cera a pasta dolce e versarne una quantità sufficiente in grado da poter coprire tramite lo strofinio con cotone idrofilo, tutta o una parte della zona interessata. Lo strofinio va continuato fino a quando la superficie è priva di righe e impurità. L'uso di troppa cera provoca un impasto e non lucida, in questo caso sostituire o pulire il tampone o utilizzare nuovo cotone. Nel caso avvenga un riscaldamento della superficie, (inconveniente che si verifica solitamente con l'uso del frullino) dovuto a fattori ambientali o allo stesso strofinio, raffreddare quest'ultima con dei piccoli getti d'acqua continuando nell'azione. Terminata la lucidatura pulire subito le parti di plastica inavvertitamente sporcate con la cera, altrimenti rimarranno macchiate di bianco e lavare con acqua e sapone tutta la vespa.
    Consiglio di dividere la superficie da lucidare in più da completare in tre o quattro riprese. Usare per quanto possibile lo stesso modo di strofinamento, meglio se circolare.




  • Consigli
  • L'utilizzo del forno nella verniciature serve soprattutto ad evitare che polvere, insetti ecc. si posino sulla vernice ancora fresca. Consiglio all'aperto o al chiuso che sia, se possibile di bagnare bene il pavimento, in questo modo si evita di sollevare polvere da terra che può depositarsi sulla vespa appena verniciata.
    Le vespe che si vedono bianchicce prima della verniciatura, sono così perchè i carrozzieri usano sempre il fondo isolante, bianchiccio appunto, che ha due caratteristiche: è un ottimo riempitivo, per cui si apparano un sacco di piccole imperfezioni con una spruzzata; e poi ha un elevatissimo potere coprente, qualunque colore infatti ci sia sotto, lo copre senza problemi, mentre con la vernice si avrebbero seri problemi a coprire anche il semplice antiruggine rosso o grigio, originale della casa, si dovrebbero fare più passate di pittura, con maggior costo del lavoro, e ovviamente i carrozzieri non vogliono spendere soldi che potrebbero mettersi in tasca.
    A volte invece si vedono vespe pronte alla verniciatura, di colore grigio scuro, magari schizzato a macchie più scure, quello è lo stucco spray, molto usato dai cani, perchè con quello puoi quasi non raddrizzare la lamiera, dopo ci vai giù di carta vetrata e appari tutto in un niente. Il risultato sono quelle vespe alle quali non si vedono più i bordi di lamiera sovrapposti e saldati nella congiunzione delle fiancate, dietro, oppure non si vede più il bordino ripiegato che sta nel lato basso delle pance.


  • Modificato da - frysky in Data 07/11/2006 16:48:01
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