9o° Pensiero al vento
C' era una volta... la libertà |
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Ogni
politico che "si rispetti" sembra quasi sentirsi in dovere di
lasciare ai posteri un ricordo della sua permanenza, forse in
considerazione del fatto che difficilmente tornerà a mantenere la
poltrona conquistata.
Gianluca |
89° Pensiero al vento
Associazioni: è tempo di cambiare..
Ogni anno la storia si
ripete e ogni volta in modo più pesante,
Ditecelo chiaramente: noi Vespisti incalliti appassionati di Vespa Classica vi
infastidiamo come le zanzare.
Le scuse tanto sono sempre le solite e banali, ormai neanche i bambini credono
più che possiamo in qualche modo incidere sull' inquinamento,
sanno bene anche loro che quello dipende da tanti decenni di errori e leggerezze
commessi sia in buona che malafede.
Fatto sta che per poter usufruire di quello che un tempo era un diritto naturale
e spontaneo, come fare il nostro salutare giretto in Vespa,
siamo ormai costretti ad iscriverla ad un registro storico, come ASI o FMI.
Ma proprio queste associazioni, alle quali ogni anno versiamo ingenti somme di
denaro con migliaia di quote associative, ci tutelano solo a metà.
Per poter iscrivere una Vespa, questa deve essere restaurata in modo perfetto
rispettando l' originalità (o quella che viene scambiata per tale..) di ogni
minimo particolare, primo fra tutti il colore, per non parlare degli accessori,
optional o personalizzazioni che sono banditi.
Ma cerchiamo di essere ragionevoli o comunque seguire la logica: una Vespa di
30 anni personalizzata come era abitudine fare all' epoca, senza stravolgimenti,
ma semplicemente riverniciata con un colore più adatto alla nostra personalità,
un fanale più bello, un bauletto o i cerchi cromati, è forse meno bella e non
degna di essere iscritta al registro?
Ma se proprio non si vuole ricordare, nessuno ha mai visto vecchie foto dove
appare evidente che fosse di uso comune personalizzare così soprattutto le
small come la 50 Special o ET3?
Dobbiamo essere costretti a smontare e riportare come da manuale una Vespa
carica di ricordi emozioni, sentimenti, spogliandola di tutta la sua dignità
per diventare un gregge di pecore tutte uguali?
Che senso ha? Che motivo c' è per ostacolarci così, privandoci di personalità
per poter avere il "famoso" certificato di iscrizione che ci conceda
il "lusso" di usare quasi normalmente la nostra Vespa, quando le
amministrazioni locali ci vorrebbero mandare tutti dagli sfasciacarrozze?
Una Vespa su 50 è originale, noi paghiamo per essere tutelati, non per finire
in mano ad altri burocrati.
Chiediamo solo comprensione e un minimo di rispetto, se volete sul certificato,
scriveteci "vespa non originale di ultima categoria"
ma non raccontateci che una Vespa personalizzata sia brutta, inquinante e non
degna di interesse,
la gente che ogni giorno ci fa i complimenti per strada, la pensa molto
diversamente..
88° Pensiero al vento
Una Domenica d' estate Caldo
e afa, le previsioni del tempo non hanno sbagliato. Gianluca |
87° Pensiero al vento
Le due "anime" di Vespa Forever
Chi segue
VespaForever dagli inizi se ne è certo accorto,
il sito ha avuto una evoluzione e non soltanto in numero di visite.
Per restare al passo con le esigenze di tutti gli appassionati di Vespa, ha
subito una metamorfosi che può apparire come una scissione.
Ho potuto imparare molto più io da voi, che voi dal sito stesso, analizzando
le problematiche tecniche e burocratiche, mi sono immedesimato in esse e per
potere dare una risposta alle tante e articolate richieste, ho nello stesso
tempo acquisito io stesso nuove conoscenze.
Non posso comunque essere sempre presente, per questo già da anni avevo creato
un piccolo forum, che ha vissuto di "luce riflessa" per lungo tempo ma
che ha avuto un' impennata imprevedibile di visite e partecipazione già da un
anno, con la versione attualmente in uso sul nostro server.
A questo punto il sito e gli utenti stessi, si sono divisi in due categorie: chi
ha deciso di dedicarsi ogni giorno al forum, magari accedendo direttamente ad
esso, e chi, più legato alle "vecchie" tradizioni, ignora il forum,
ma si avvale delle tante informazioni presenti nella parte HTML (queste pagine)
di Vespaforever.
Credevo e in un certo senso temevo che il forum, col suo successo, avrebbe
attirato a se tutti gli appassionati..
Non è stato così: ogni giorno ricevo molte mail con richieste di suggerimenti
sulla Vespa, parte delle quali vengono pubblicate.
Sono contento di questo "duplice successo",
qui sono più libero e posso esprimere liberamente i miei pensieri,
nel forum le cose cambiano perchè i moderatori intervengono e giustamente
dicono la loro,
là i miei interventi hanno per forza di cose un carattere più generico e
distaccato,
ogni decisione viene presa dopo avere consultato il parere dei moderatori che
offrono con passione il loro tempo libero.
Grazie a tutti "tradizionalisti e forumisti"
Gianluca
86° Pensiero al vento
Vespa Forever, tra passione e avvoltoi
Oramai
lo sanno tutti, la passione per la Vespa ce l' ho nel sangue,
la Vespa nella mia famiglia è sempre stata
presente e protagonista.
Mentre, bambino di pochi anni, viaggiavo
aggrappato alla ruota di scorta dietro lo scudo, sognavo di diventare
grande per poter io stesso guidare quel fiabesco mezzo di trasporto.
La stessa cosa mi capitava visitando i nonni e
gli zii della mia terra natale,
nel cortile erano parcheggiate sempre almeno
due Vespe, un' altra era nel garage, vicino alla Fiat 1500.
Le osservavo nei più piccoli dettagli, le
studiavo e gioivo quando ne potevo sentire il piacevolissimo rombo del
motore, anzi, rombo non è il termine appropriato, nella Vespa si
chiama suono, musica.
Mi piaceva il colore azzurrognolo del fumo che
usciva timidamente dalla marmitta e il suo profumo delicato.
Finalmente arrivarono i sedici anni, ma già
prima la guidavo nel cortile, già prima smontavo e rimontavo il motore.
A sedici anni sognavo l' ET3 come tutti, ma
ero comunque felicissimo di fotografare la stessa Vespa anni 50 prima
grigia, che adesso brillava di blu alla nitro, spruzzato dallo stesso
ragazzo che si era improvvisato anche carrozziere per lei.
Quella Vespa mi ha portato un po' ovunque e la
conservo gelosamente.
Sono passati anni e la passione non si è
spenta come spesso accade, si è mantenuta inalterata fino a farmi
decidere di trasportarla qui, su queste pagine per condividerla con voi,
improvvisandomi webmaster ormai otto anni fa.
Il sito "Vespa Forever" ha avuto un
successo inaspettato, tanto da risultare primo sui motori di ricerca,
da essere scopiazzato da altri, da essere
visitato non solo da voi appassionati, ma anche da persone che hanno
cercato più volte di attaccarlo, da altre che mi hanno lusingato con
false promesse,
fino ai soliti furbi che hanno pensato di
trarne profitto, vendendo un libro con lo stesso nome,
altri hanno registrato il dominio VespaForever
con tutti i suffissi possibili cerando di venderlo,
e addirittura, in questi giorni, qualcuno ne
ha rivoltato il nome per aggirare il copyright e farne una trasmissione
televisiva,
naturalmente da vedere a pagamento..
85° Pensiero al vento
Euro-Vespa, il business continua
Che la
Vespa sia un mito, lo sanno tutti, appassionati e non.
La Vespa, nata nel lontano 1946, era però ben diversa dagli scooter sfornati
negli ultimi anni dalla Piaggio che riportano sullo scudo lo stesso nome.
Certo in ogni cosa il progresso comporta dei cambiamenti, certo le norme europee
sulle emissioni nocive non si possono ignorare, ma sono in moltissimi a ritenere
che si sarebbe potuto fare molto di più perchè le nuove Vespe rispecchiassero
il design, le impostazioni tecniche, estetiche e funzionali che sono arrivate
pressochè immutate fino agli anni 90.
Proprio in quel periodo, radio e TV annunciavano che la Vespa ormai aveva fatto
il suo tempo e sarebbe stata sostituita dalla " Cosa". Avete mai visto
una Cosa? Qualche collezionista se l' è comprata a poco prezzo per sfizio. Non
ebbe il successo sperato e la produzione terminò nel giro di un paio d' anni.
Dopo un imbarazzato silenzio, ricominciò ad apparire la Vespa PX nelle vetrine
dei concessionari, ora non la si vede praticamente più, nonostante sia ancora
in produzione e venda bene, ma il suo motore a due tempi difficilmente riuscirà
ad adeguarsi alle normative euro 3, anche se tutti noi ci vogliamo sperare.
Questo lungo discorso serve solo per introdurre un mio pensiero personale sulla
Vespa, il successo che continua nonostante tutto e il business collegato.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: il business Vespa, non mi riferisco solo
al mercato dei ricambi e connessi, ma proprio alle "nuove vespe" sulle
quali la casa madre sembra puntare tanto, sarebbe finito con la Cosa, se non ci
fossero stati milioni di appassionati in tutto il mondo a tenere il fuoco
acceso.
Con la forza della nostra passione abbiamo recuperato Vespe destinate alla
distruzione, a causa delle reiterate campagne disinformative sulla rottamazione
selvaggia.
Abbiamo speso tanto tempo, energie e denaro per riportare all'antico splendore
migliaia e migliaia di Vespe.
In molti ci hanno sbattuto la porta in faccia, ma noi non abbiamo gettato la
spugna.
Adesso la gente per strada ci ferma per chiederci se vogliamo vendere la nostra
Vespa, succederà altrettanto a chi ne possiede un modello nuovo? Qualcuno potrà
obiettare che questi si trovano bell' è pronti dai concessionari, allora dico,
succederà lo stesso a chi possiede una ET2 o ET4, che non sono già più
prodotte?
Noi che con la nostra passione abbiamo mantenuto in vita il Mito, o addirittura
abbiamo contribuito a crearlo, come siamo visti dalla Piaggio? Come dei
fastidiosi nostalgici che non si decidono ancora a fare pressare la vecchia
Vespa per comprarne una nuova fiammante, rigorosamente senza marce?
Probabilmente si, perchè... i perchè potrebbero essere tanti, ma in questo
periodo in particolare si sente in giro un certo malumore riguardo l' "EuroVespa
2007", da poco rinominato "Vespa World Days 2007", che si terrà
a San Marino dal 14 al 17 giugno.
Ricordate la FIV, Federazione Internazionale dei Vespa Clubs ? Qualcunò pensò
bene di chiuderla soppiantandola col Vespa Club World, e quest' anno pare che
EuroVespa sia sponsorizzato e pilotato direttamente dalla Piaggio attraverso
questo "club".
La cosa ci potrebbe fare piacere se alla manifestazione parteciperanno solo le
Vespe classiche e non sarà un' occasione per mettere in primissimo piano i
nuovi modelli, per fare insomma business sfruttando la nostra
"ingenua" passione.
Staremo a vedere, ma su vari forum in rete, la preoccupazione è palpabile.
(riporto qui un esempio fra i tanti)
Cercheremo ancora una volta di essere ottimisti sperando di potere smentire le nostre perplessità.
84° Pensiero al vento
Don't let it show (amici veri e amici a metà)
Basta un niente a
cambiare la vita,
si potesse riavvolgere il nastro, correggere un particolare, si vivrebbe una
nuova realtà.
Capita a volte di pensarci, soprattutto quando le cose non vanno come si
sarebbe sognato o quantomeno previsto.
Riascolto un file audio salvato sul computer ed ecco riprendere forma voci e
volti ormai cambiati, sbiaditi come sbiadiscono i ricordi.
Per fortuna qualche "attimo fuggente" ho potuto immortalarlo grazie a
vecchie registrazioni,
ritorna così all' improvviso un vecchio amico che è partito per un viaggio
senza ritorno, lo rivedo sulla sua Vespa, con quella prorompente allegria, la
sua voce profonda e le nostre passioni condivise, a volte in competizione, mai
vinti dall'invidia.
Questa lealtà è il ricordo più bello.
Se io... se lui... se lei... se loro... Sarebbe bastato veramente poco perchè
i nostri sogni di allora fossero adesso realtà.
I sognatori hanno la fortuna di restare giovani, ma il confronto con la realtà,
quando si è costretti a poggiare i piedi per terra è duro.
Chi avrebbe mai immaginato che qualche anno dopo tutto sarebbe stato stravolto,
capovolto; che pur mantenendo viva la passione per quello in cui credevamo, il
più fortunato si sarebbe trovato a dover combattere per salvaguardare il
diritto (comune) di conservare la propria identità, la propria cultura, il
proprio io e più banalmente per poter usare ancora liberamente sulle strade la
propria Vespa?
Penso che i politicanti invecchino presto e non siano mai stati giovani, perchè
non hanno avuto la fortuna di sognare come noi, ne di soffrire come noi.
Il loro mondo e il nostro sono lontani e si respingono a vicenda. I paraocchi
ideologici, l'esigenza di essere sempre vincenti, spengono la bellezza della
spontaneità.
Non riesco proprio ad immaginarmeli bambini ne ragazzi in sella a un sogno
quale è per me la Vespa, o qualunque altra cosa che non sia una austera
scrivania con annessa poltrona.
Solo in rari momenti come questo, riesco a staccarmi da quella frenesia
quotidiana che non mi lascia il tempo di riprendere in mano i libri che ho
tentato più volte di scrivere, di finire di leggerne altri accatastati sul
comodino, di smontare una Vespa sicuro di poterla restaurare fino in fondo.
No, ancora una volta devo poggiare i piedi per terra,
rimandare sogni, ricordi e passioni, per adoperarmi fino allo stress nel
tentativo di tamponare i problemi quotidiani, con l' unico sogno di poterli
prima o poi risolvere.
Si confonde il vivere col sopravvivere in un mondo succube della fredda
arroganza di chi ti guarda senza vederti, dall' alto della sua supponenza.
L' importante è non farlo mai vedere, tenersi tutto dentro, perchè se ne
parli.. se dai fiducia agli "amici" dell' ultim' ora, questi scivolano
via come anguille.
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83° Pensiero al vento
VespaForever anno VIII
Qualcuno tempo fa mi aveva chiesto come mai avessi scelto un nome così banale per intitolare un sito di Vespa, paragonandolo alle frasi incise sulla corteccia degli alberi dai ragazzini... In effetti, ricordo che avevo due o tre nomi pronti, ma quando, nell' ormai lontano anno 2.000, cercavo di registrare il sito.. erano già occupati, così mi inventai lì per lì Vespa Forever La cosa ha avuto successo, non mi riferisco a questo sito, ma al fatto che alcune persone con pochi scrupoli, hanno fatto di tutto per appropriarsi del nome e dominio, dapprima portandosi via in modo truffaldino lo storico vespaforever.com, poi qualcuno ha ben pensato di registrarsi vespaforever. info, org, .de e "dulcis in fundo" .it La cosa mi ha molto amareggiato e disgustato, vespaforever.it stava per essere registrato da me, ma me lo hanno soffiato probabilmente per una questione di pochi minuti, ed ora ne hanno fatto un sito "finto" senza contenuti, ma in vendita... Pochi giorni fa ho anche scoperto che in Germania è in vendita un libro chiamato Vespaforever.. in tedesco Ricordo a tutti questi avvoltoi, che il sito e il nome, sono tutelati dal diritto d' autore, peccato non potermi permettere un bravo avvocato, ma non è ancora detto... Tutto questo però in fondo serve a sottolineare il successo di VespaForever, che da ormai sette anni è uno dei più noti siti vespistici del web e in testa su tutti i motori di ricerca. Potrebbe anche portare a qualche introito, se solo i visitatori fossero più propensi a cliccare sui banner o utilizzare i servizi utili degli sponsor.. Pazienza, anche se questa "piccola impresa" è certamente in perdita, se si considerano oltre alle spese tutto il tempo che devo dedicarle.. una cosa è certa: la mia passione per la Vespa è quella di sempre, quella di quel basmbino di 2 anni che viaggiava aggrappato allo scudo della VNA di famiglia, questo sito resterà attivo e aperto a tutti gli appassionati, fino a che vivrò e forse anche oltre.... è una promessa ! Gianluca |
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82° Pensiero al vento
L' anno che verrà..
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.
Sono tante le
cose che ancora non vanno,
sono tanti i bocconi amari che abbiamo dovuto ingoiare in un un 2006 che
non ha promesso niente di buono per quanto riguarda auto e moto d' epoca,
dovremo combattere se vorremo continuare ad usare i nostri gloriosi due
tempi, le nostre Vere Vespe, quelle classiche..
e non basta, tutto il resto è sotto i nostri occhi, e rischiamo di assuefarci alle prevaricazioni di non pochi politicanti, amministratori e burocrati
non conosco le
difficoltà di tutti, ma ben conosco purtroppo le mie,
per me il 2006 è un anno di quelli da cancellare dal calendario, ho
aspettato quasi con infantile speranza, che arrivasse al capolinea
non voglio
essere pessimista, anzi,
sono solito pensare che, toccato il fondo, non si possa far altro che
risalire,
ed è quello che auguro di cuore a tutti voi che leggete, Vespisti o
meno
è' forse troppo
sperare o sognare che il 2007 segni l' inizio di una stagione nuova,
dove verremo rispettati come appassionati di Vespa e come cittadini,
dove finiscano squallide speculazioni politiche sulle sofferenze e
disagi,
dove possiamo serenamente lavorare soprattutto per poter vivere, non
solo per riuscire a fatica a pagare tasse e balzelli?
Quando la tassazione supera certi livelli e non ti consente di vivere, non
certo nel lusso, ma almeno in modo dignitoso, secondo il mio modestissimo
parere di Vespista, di artigiano e soprattutto di uomo, credo sia
immorale.
il mio augurio
per tutti noi è quindi che almeno questi sogni possano cominciare a
realizzarsi,
che la salute non ci tradisca mai,
che in ogni aspetto della vita prevalgano la bontà e una buona dose di reciproco amore
fraterno,
tutto il resto, se ci rende sereni, ben venga..
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.
E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità
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81° Pensiero al vento
Non è facile,
al di là di ogni convinzione politica o condizione socio economica è innegabile,
tutto diventa più difficile anno dopo anno, legge dopo legge, finanziaria dopo finanziaria.
Così anche io mi ritrovo a dover decidere quali sono le priorità, le spese che non possono essere rimandate, le tasse le bollette..
Mi rassegno ad accantonare tanti progetti nell’oblio invernale in attesa di primavere più luminose e fiorite,
a contare gli spiccioli nel portafogli, e dovere constatare che se tutto va bene, “tanto prendo, tanto spendo”.
A quando il restauro delle mie Vespe? Non voglio lasciarle ferme ad ammuffire sotto un telo.
Fino a pochi anni fa ritenevo fosse un’ impresa col tempo realizzabile,
adesso resta solo uno di quei sogni delicatamente riposti nell’ampio cassetto,
sogni anche questi divisi per priorità: “vorrei tanto questo, ma prima dovrei risolvere quello.. “
Ascoltavo un tempo “ I don’t like mondays” dei Boom Town Rats, perché bella e orecchiabile, senza soffermarmi sul testo,
da un po’ invece mi sono rimesso a canticchiarla condividendone il senso: il lunedì è troppo spesso l’inizio di una settimana densa di impegni e sacrifici, di speranze e dita incrociate.
Fortuna vuole che la mia vecchia Vespa mi accompagni fedele ogni mattina,
il suo motore canta allegramente non appena do il colpo sulla pedivella e mentre mi trasporta, riesce a risvegliare quell’ottimismo che serve a mantenere il fuoco acceso, una passione cresciuta con me che non potrò mai tradire.
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