Parte 9 archivio editoriali vespa

 

9o° Pensiero al vento

C' era una volta... la libertà

Ogni politico che "si rispetti" sembra quasi sentirsi in dovere di lasciare ai posteri un ricordo della sua permanenza, forse in considerazione del fatto che difficilmente tornerà a mantenere la poltrona conquistata.
Ormai la gente comune comincia a svegliarsi e ricorda torti o privilegi, ma soprattutto appunto i torti subiti.
La gente adesso mormora, mormora molto e note dimostrazioni di "antipolitica" non dovrebbero essere prese troppo sottogamba, non credo siano fuochi di paglia.
Non posso qui fare un' analisi della politica, ma di questa non dimenticherò per esempio la promessa da marinaio che fu fatta con il "decreto salva 500", che ci faceva sognare di poter finalmente essere rispettati e tutelati come possessori di piccoli veicoli storici ben poco inquinanti.
Venne poi la famigerata legge sulla confisca facile delle moto, quindi i governatori omni presenti sul piccolo schermo, che sono riusciti a farsi "disapprezzare" in misura del loro stesso disprezzo verso noi appassionati o verso chi fatica a tirare avanti e non può permettersi di buttare denaro in auto moto euro "infinito".
In nome dell' aria pulita e della sicurezza stradale si sono sprecati fiumi di parole, di ipocrisie e progetti fatti probabilmente in modo affrettato da persone troppo impulsive. 
La mia passione motoristica è sbocciata quando avevo due - tre anni di età, viaggiando serenamente aggrappato allo scudo di una vecchia Vespa. Non avessi seguito mio padre nel suo lavoro o nelle scampagnate estive sulla gloriosa Vespa 125, forse non esisterebbe nemmeno questo sito..
Chissà in quante persone la passione verso la Vespa, la Lambretta o la moto in genere è nata in tenera età, viaggiando a bordo di essa.
Ora anche questo non è più possibile, qualcuno ha deciso che è da ritenersi pericoloso trasportare bambini con meno di 4 anni in moto, come se fossimo tutti così incoscienti da farci le corse.
Certo se si lascia la moto in garage si è ancora più sicuri seguendo questa logica, ma ognuno ha il proprio destino segnato, non sarà certo una legge a cambiarlo, solo il buon Dio è padrone del nostro passato presente e futuro.
Qualcuno è già alla ricerca di un seggiolino omologato per la Vespa, da mettere dove ??
C' era una volta una fantastica pineta, i ragazzi come me si divertivano ad avventurarcisi, a scoprire le bellezze della natura e al massimo raccoglievano qualche asparago, altri danni non ne facevano.
Da anni quella pineta è stata recintata con filo di ferro e spiccano cartelli di divieto di accesso. Se anche fosse rimasta così bella come allora, chi più potrà accorgersene e raccontarlo?
Se ciò che una volta era spontaneo, bello, libero e naturale viene di anno in anno vietato da chi legifera per noi, pensare a come sarà il futuro dei ragazzi di domani mette una certa tristezza.
Evviva le vecchie scampagnate in Vespa dietro lo scudo sognando di diventare grandi, liberi e felici..

 

Gianluca

 

89° Pensiero al vento

Associazioni: è tempo di cambiare.. 

Ogni anno la storia si ripete e ogni volta in modo più pesante,
Ditecelo chiaramente: noi Vespisti incalliti appassionati di Vespa Classica vi infastidiamo come le zanzare.
Le scuse tanto sono sempre le solite e banali, ormai neanche i bambini credono più che possiamo in qualche modo incidere sull' inquinamento,
sanno bene anche loro che quello dipende da tanti decenni di errori e leggerezze commessi sia in buona che malafede.
Fatto sta che per poter usufruire di quello che un tempo era un diritto naturale e spontaneo, come fare il nostro salutare giretto in Vespa,
siamo ormai costretti ad iscriverla ad un registro storico, come ASI o FMI.
Ma proprio queste associazioni, alle quali ogni anno versiamo ingenti somme di denaro con migliaia di quote associative, ci tutelano solo a metà.
Per poter iscrivere una Vespa, questa deve essere restaurata in modo perfetto rispettando l' originalità (o quella che viene scambiata per tale..) di ogni minimo particolare, primo fra tutti il colore, per non parlare degli accessori, optional o personalizzazioni che sono banditi.
Ma cerchiamo di essere ragionevoli o comunque seguire la logica: una Vespa di 30 anni personalizzata come era abitudine fare all' epoca, senza stravolgimenti, ma semplicemente riverniciata con un colore più adatto alla nostra personalità, un fanale più bello, un bauletto o i cerchi cromati, è forse meno bella e non degna di essere iscritta al registro?
Ma se proprio non si vuole ricordare, nessuno ha mai visto vecchie foto dove appare evidente che fosse di uso comune personalizzare così soprattutto le small come la 50 Special o ET3?
Dobbiamo essere costretti a smontare e riportare come da manuale una Vespa carica di ricordi emozioni, sentimenti, spogliandola di tutta la sua dignità per diventare un gregge di pecore tutte uguali?
Che senso ha? Che motivo c' è per ostacolarci così, privandoci di personalità per poter avere il "famoso" certificato di iscrizione che ci conceda il "lusso" di usare quasi normalmente la nostra Vespa, quando le amministrazioni locali ci vorrebbero mandare tutti dagli sfasciacarrozze?
Una Vespa su 50 è originale, noi paghiamo per essere tutelati, non per finire in mano ad altri burocrati.
Chiediamo solo comprensione e un minimo di rispetto, se volete sul certificato, scriveteci "vespa non originale di ultima categoria"
ma non raccontateci che una Vespa personalizzata sia brutta, inquinante e non degna di interesse,
la gente che ogni giorno ci fa i complimenti per strada, la pensa molto diversamente.. 

88° Pensiero al vento

Una Domenica d' estate

Caldo e afa, le previsioni del tempo non hanno sbagliato.
Potrei come tutti approfittarne per passare una giornata al mare, ma di diventare un pollo allo spiedo, immobile sotto un sole rovente, non è ho molta voglia.
Sono indeciso, salgo sulla Vespa, un colpo sulla pedivella ed è subito musica. L' instancabile tre travasi ad accensione elettronica è sempre pronto a portarmi con lui, nel pianeta Vespa: un mondo parallelo fatto di emozioni e sensazioni sempre nuove e imprevedibili.
Non so ancora dove dirigermi, sembra quasi sia la Vespa a decidere, mi ritrovo a viaggiare contro corrente, il flusso di auto e scooter sgraziati si dirige verso il mare.
Nonostante l' aria non sia tersa, per la grande umidità, intravedo poco sopra l' orizzonte una linea disegnata da una mano tremante e sono attratto come un bambino che vuole scoprire, che ama sognare..
Ormai la decisione è presa, quello che vedo in lontananza sono i colli e lasciano intravedere più in alto e lontano le vette dei monti più alti.
Ci arriverò percorrendo strade che si perdono nella campagna, un paesaggio apparentemente monotono, ma che se osservato in solitudine può regalare tante sensazioni e sorprese.
Tra filari assolati e fossi secchi da lungo tempo, appare di tanto in tanto una casa colonica, una piccola oasi di vita in questo paesaggio reso surreale dalla assenza di traffico, solo un paio di moto mi superano ad alta velocità, mentre proseguo lentamente verso la meta.
Amo molto immergermi nella natura con la Vespa, è come avere un grand' angolo negli occhi, l' orizzonte diventa senza confini e i pensieri e le preoccupazioni quotidiane si diluiscono in questo spettacolo fino a scomparire dalla mente.
Dall' alto di uno di quegli strani ponti ad angolo retto posso osservare ormai i dettagli dei singoli colli e vedere i tralicci dei ripetitori.
Mi appresto a salire sui primi tornanti e ringrazio Dio per avermi donato uno spettacolo così suggestivo, mi sento infinitamente piccolo ma allo stesso tempo importante in questo universo.
Qualcosa mi fa tornare un attimo con i piedi per terra, sono partito senza meta, sarebbe bello proseguire senza limiti e confini, ma mi rendo conto che da almeno 30 chilometri non ho visto distributori di benzina.
La mia è una Vespa classica e non ha indicatori di livello, non sono ancora in riserva, ma riuscirò a tornare indietro?
Ecco basta un attimo, un pensiero banale a offuscare una giornata meravigliosa. E se poi dopo tanto caldo arrivasse un bel  temporale estivo? E se bucassi una gomma? E se.. e se...?
Non c' è anima viva ne un riparo, ma presto ritorna la calma, la Vespa in tanti anni non mi ha mai tradito, perchè dovrebbe farlo proprio oggi?
Decido comunque, ormai arrivato al traguardo, di invertire la rotta, viaggio a velocità costante sui 50 - 60, cercando di mantenere la quarta, le indicazioni stradali sono quasi inesistenti, ma è impossibile sbagliare ripercorrendo la stessa strada a ritroso.
Accompagnato dal dolce suono del fido motore, i chilometri passano veloci fino a riportarmi sulla statale da dove ero partito.
Ecco una stazione di servizio, un' ancora di salvezza, ma il serbatoio contiene ancora una generosa quantità di benzina.
Faccio veloce qualche calcolo a mente, 60 e forse più chilomteri con un litro a questa andatura.
Solo la Vespa è capace di tanto,
se tutti la sapessero apprezzare risolveremmo il problema dei consumi energetici e di conseguenza dell' inquinamento, lasciando a bocca aperta i fanfaroni che vorrebbero mettere al bando i vecchi motori non catalizzati.
Quanta ignoranza, quanta malafede, ma poco importa.
Ho coniato un nuovo motto:
"Vespa, chi non la ama, non la merita"

Gianluca

87° Pensiero al vento

Le due "anime" di Vespa Forever

Chi segue VespaForever dagli inizi se ne è certo accorto,
il sito ha avuto una evoluzione e non soltanto in numero di visite.
Per restare al passo con le esigenze di tutti gli appassionati di Vespa, ha subito una metamorfosi che può apparire come una scissione.
Ho potuto imparare molto più io da voi, che voi dal sito stesso, analizzando le problematiche tecniche e burocratiche, mi sono immedesimato in esse e per potere dare una risposta alle tante e articolate richieste, ho nello stesso tempo acquisito io stesso nuove conoscenze.
Non posso comunque essere sempre presente, per questo già da anni avevo creato un piccolo forum, che ha vissuto di "luce riflessa" per lungo tempo ma che ha avuto un' impennata imprevedibile di visite e partecipazione già da un anno, con la versione attualmente in uso sul nostro server.
A questo punto il sito e gli utenti stessi, si sono divisi in due categorie: chi ha deciso di dedicarsi ogni giorno al forum, magari accedendo direttamente ad esso, e chi, più legato alle "vecchie" tradizioni, ignora il forum, ma si avvale delle tante informazioni presenti nella parte HTML (queste pagine) di Vespaforever.
Credevo e in un certo senso temevo che il forum, col suo successo, avrebbe attirato a se tutti gli appassionati..
Non è stato così: ogni giorno ricevo molte mail con richieste di suggerimenti sulla Vespa, parte delle quali vengono pubblicate.
Sono contento di questo "duplice successo",
qui sono più libero e posso esprimere liberamente i miei pensieri,
nel forum le cose cambiano perchè i moderatori intervengono e giustamente dicono la loro,
là i miei interventi hanno per forza di cose un carattere più generico e distaccato,
ogni decisione viene presa dopo avere consultato il parere dei moderatori che offrono con passione il loro tempo libero.

Grazie a tutti "tradizionalisti e forumisti"

Gianluca

86° Pensiero al vento

Vespa Forever,  tra passione e avvoltoi

Oramai lo sanno tutti, la passione per la Vespa ce l' ho nel sangue,
la Vespa nella mia famiglia è sempre stata presente e protagonista.
Mentre, bambino di pochi anni, viaggiavo aggrappato alla ruota di scorta dietro lo scudo, sognavo di diventare grande per poter io stesso guidare quel fiabesco mezzo di trasporto.
La stessa cosa mi capitava visitando i nonni e gli zii della mia terra natale,
nel cortile erano parcheggiate sempre almeno due Vespe, un' altra era nel garage, vicino alla Fiat 1500.
Le osservavo nei più piccoli dettagli, le studiavo e gioivo quando ne potevo sentire il piacevolissimo rombo del motore, anzi, rombo non è il termine appropriato, nella Vespa si chiama suono, musica.
Mi piaceva il colore azzurrognolo del fumo che usciva timidamente dalla marmitta e il suo profumo delicato.
Finalmente arrivarono i sedici anni, ma già prima la guidavo nel cortile, già prima smontavo e rimontavo il motore.
A sedici anni sognavo l' ET3 come tutti, ma ero comunque felicissimo di fotografare la stessa Vespa anni 50 prima grigia, che adesso brillava di blu alla nitro, spruzzato dallo stesso ragazzo che si era improvvisato anche carrozziere per lei.
Quella Vespa mi ha portato un po' ovunque e la conservo gelosamente.
Sono passati anni e la passione non si è spenta come spesso accade, si è mantenuta inalterata fino a farmi decidere di trasportarla qui, su queste pagine per condividerla con voi, improvvisandomi webmaster ormai otto anni fa.
Il sito "Vespa Forever" ha avuto un successo inaspettato, tanto da risultare primo sui motori di ricerca,
da essere scopiazzato da altri, da essere visitato non solo da voi appassionati, ma anche da persone che hanno cercato più volte di attaccarlo, da altre che mi hanno lusingato con false promesse,
fino ai soliti furbi che hanno pensato di trarne profitto, vendendo un libro con lo stesso nome,
altri hanno registrato il dominio VespaForever con tutti i suffissi possibili cerando di venderlo,
e addirittura, in questi giorni, qualcuno ne ha rivoltato il nome per aggirare il copyright e farne una trasmissione televisiva,
naturalmente da vedere a pagamento..

85° Pensiero al vento

Euro-Vespa, il business continua

Che la Vespa sia un mito, lo sanno tutti, appassionati e  non.
La Vespa, nata nel lontano 1946, era però ben diversa dagli scooter sfornati negli ultimi anni dalla Piaggio che riportano sullo scudo lo stesso nome.
Certo in ogni cosa il progresso comporta dei cambiamenti, certo le norme europee sulle emissioni nocive non si possono ignorare, ma sono in moltissimi a ritenere che si sarebbe potuto fare molto di più perchè le nuove Vespe rispecchiassero il design, le impostazioni tecniche, estetiche e funzionali che sono arrivate pressochè immutate fino agli anni 90.
Proprio in quel periodo, radio e TV annunciavano che la Vespa ormai aveva fatto il suo tempo e sarebbe stata sostituita dalla " Cosa". Avete mai visto una Cosa? Qualche collezionista se l' è comprata a poco prezzo per sfizio. Non ebbe il successo sperato e la produzione terminò nel giro di un paio d' anni.
Dopo un imbarazzato silenzio, ricominciò ad apparire la Vespa PX nelle vetrine dei concessionari, ora non la si vede praticamente più, nonostante sia ancora in produzione e venda bene, ma il suo motore a due tempi difficilmente riuscirà ad adeguarsi alle normative euro 3, anche se tutti noi ci vogliamo sperare.
Questo lungo discorso serve solo per introdurre un mio pensiero personale sulla Vespa, il successo che continua nonostante tutto e il business collegato.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: il business Vespa, non mi riferisco solo al mercato dei ricambi e connessi, ma proprio alle "nuove vespe" sulle quali la casa madre sembra puntare tanto, sarebbe finito con la Cosa, se non ci fossero stati milioni di appassionati in tutto il mondo a tenere il fuoco acceso.
Con la forza della nostra passione abbiamo recuperato Vespe destinate alla distruzione, a causa delle reiterate campagne disinformative sulla rottamazione selvaggia.
Abbiamo speso tanto tempo, energie e denaro per riportare all'antico splendore migliaia e migliaia di Vespe.
In molti ci hanno sbattuto la porta in faccia, ma noi non abbiamo gettato la spugna.
Adesso la gente per strada ci ferma per chiederci se vogliamo vendere la nostra Vespa, succederà altrettanto a chi ne possiede un modello nuovo? Qualcuno potrà obiettare che questi si trovano bell' è pronti dai concessionari, allora dico, succederà lo stesso a chi possiede una ET2 o ET4, che non sono già più prodotte?
Noi che con la nostra passione abbiamo mantenuto in vita il Mito, o addirittura abbiamo contribuito a crearlo, come siamo visti dalla Piaggio? Come dei fastidiosi nostalgici che non si decidono ancora a fare pressare la vecchia Vespa per comprarne una nuova fiammante, rigorosamente senza marce?
Probabilmente si, perchè... i perchè potrebbero essere tanti, ma in questo periodo in particolare si sente in giro un certo malumore riguardo l' "EuroVespa 2007", da poco rinominato "Vespa World Days 2007", che si terrà a San Marino dal 14 al 17 giugno.
Ricordate la FIV, Federazione Internazionale dei Vespa Clubs ? Qualcunò pensò bene di chiuderla soppiantandola col Vespa Club World, e quest' anno pare che EuroVespa sia sponsorizzato e pilotato direttamente dalla Piaggio attraverso questo "club".
La cosa ci potrebbe fare piacere se alla manifestazione parteciperanno solo le Vespe classiche e non sarà un' occasione per mettere in primissimo piano i nuovi modelli, per fare insomma business sfruttando la nostra "ingenua" passione.
Staremo a vedere, ma su vari forum in rete, la preoccupazione è palpabile. 

(riporto qui un esempio fra i tanti)

Cercheremo ancora una volta di essere ottimisti  sperando di potere smentire le nostre perplessità.

 

84° Pensiero al vento

Don't let it show (amici veri e amici a metà) 

Basta un niente a cambiare la vita,
si potesse riavvolgere il nastro, correggere un particolare, si vivrebbe una nuova realtà.

Capita a volte di pensarci, soprattutto quando le cose non vanno come si sarebbe sognato o quantomeno previsto.
Riascolto un file audio salvato sul computer ed ecco riprendere forma voci e volti ormai cambiati, sbiaditi come sbiadiscono i ricordi.
Per fortuna qualche "attimo fuggente" ho potuto immortalarlo grazie a vecchie registrazioni,
ritorna così all' improvviso un vecchio amico che è partito per un viaggio senza ritorno, lo rivedo sulla sua Vespa, con quella prorompente allegria, la sua voce profonda e le nostre passioni condivise, a volte in competizione, mai vinti dall'invidia.
Questa lealtà è il ricordo più bello.
Se io... se lui... se lei... se loro... Sarebbe bastato veramente poco perchè i nostri sogni di allora fossero adesso realtà.
I sognatori hanno la fortuna di restare giovani, ma il confronto con la realtà, quando si è costretti a poggiare i piedi per terra è duro.
Chi avrebbe mai immaginato che qualche anno dopo tutto sarebbe stato stravolto, capovolto; che pur mantenendo viva la passione per quello in cui credevamo, il più fortunato si sarebbe trovato a dover combattere per salvaguardare il diritto (comune) di conservare la propria identità, la propria cultura, il proprio io e più banalmente per poter usare ancora liberamente sulle strade la propria Vespa?

Penso che i politicanti invecchino presto e non siano mai stati giovani, perchè non hanno avuto la fortuna di sognare come noi, ne di soffrire come noi.
Il loro mondo e il nostro sono lontani e si respingono a vicenda. I paraocchi ideologici, l'esigenza di essere sempre vincenti, spengono la bellezza della spontaneità.
Non riesco proprio ad immaginarmeli bambini ne ragazzi in sella a un sogno quale è per me la Vespa, o qualunque altra cosa che non sia una austera scrivania con annessa poltrona.

Solo in rari momenti come questo, riesco a staccarmi da quella frenesia quotidiana che non mi lascia il tempo di riprendere in mano i libri che ho tentato più volte di scrivere, di finire di leggerne altri accatastati sul comodino, di smontare una Vespa sicuro di poterla restaurare fino in fondo.

No, ancora una volta devo poggiare i piedi per terra,
rimandare sogni, ricordi e passioni, per adoperarmi fino allo stress nel tentativo di tamponare i problemi quotidiani, con l' unico sogno di poterli prima o poi risolvere.

Si confonde il vivere col sopravvivere in un mondo succube della fredda arroganza di chi ti guarda senza vederti, dall' alto della sua supponenza.
L' importante è non farlo mai vedere, tenersi tutto dentro, perchè se ne parli.. se dai fiducia agli "amici" dell' ultim' ora, questi scivolano via come anguille.  

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83° Pensiero al vento

VespaForever anno VIII

Qualcuno tempo fa mi aveva chiesto come mai avessi scelto un nome così banale per intitolare un sito di Vespa, paragonandolo alle frasi incise sulla corteccia degli alberi dai ragazzini...

In effetti, ricordo che avevo due o tre nomi pronti, ma quando, nell' ormai lontano anno 2.000, cercavo di registrare il sito.. erano già occupati, così mi inventai lì per lì Vespa Forever

La cosa ha avuto successo, non mi riferisco a questo sito, ma al fatto che alcune persone con pochi scrupoli, hanno fatto di tutto per appropriarsi del nome e dominio, dapprima portandosi via in modo truffaldino lo storico vespaforever.com, poi qualcuno ha ben pensato di registrarsi  vespaforever. info, org, .de e "dulcis in fundo" .it

La cosa mi ha molto amareggiato e disgustato, vespaforever.it stava per essere registrato da me, ma me lo hanno soffiato probabilmente per una questione di pochi minuti, ed ora ne hanno fatto un sito "finto" senza contenuti, ma in vendita...

Pochi giorni fa ho anche scoperto che in Germania è in vendita un libro chiamato Vespaforever.. in tedesco

Ricordo a tutti questi avvoltoi, che il sito e il nome, sono tutelati dal diritto d' autore, peccato non potermi permettere un bravo avvocato, ma non è ancora detto...

Tutto questo però in fondo serve a sottolineare il successo di VespaForever, che da ormai sette anni è uno dei più noti siti vespistici del web e in testa su tutti i motori di ricerca. Potrebbe anche portare a qualche introito, se solo i visitatori fossero più propensi a cliccare sui banner o utilizzare i servizi utili degli sponsor.. 

Pazienza, anche se questa "piccola impresa" è certamente in perdita, se si considerano oltre alle spese tutto il tempo che devo dedicarle.. una cosa è certa:

 la mia passione per la Vespa è quella di sempre, quella di quel basmbino di 2 anni che viaggiava aggrappato allo scudo della VNA di famiglia,

questo sito resterà attivo e aperto a tutti gli appassionati,  fino a che vivrò e forse anche oltre....

è una promessa !

Gianluca

 

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82° Pensiero al vento

L' anno che verrà..

da una canzone di Lucio Dalla:

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va. 

Sono tante le cose che ancora non vanno,
sono tanti i bocconi amari che abbiamo dovuto ingoiare in un un 2006 che non ha promesso niente di buono per quanto riguarda auto e moto d' epoca,
dovremo combattere se vorremo continuare ad usare i nostri gloriosi due tempi, le nostre Vere Vespe, quelle classiche..

e non basta, tutto il resto è sotto i nostri occhi, e rischiamo di assuefarci alle prevaricazioni di non pochi politicanti, amministratori e burocrati

non conosco le difficoltà di tutti, ma ben conosco purtroppo le mie,
per me il 2006 è un anno di quelli da cancellare dal calendario, ho aspettato quasi con infantile speranza, che arrivasse al capolinea

non voglio essere pessimista, anzi,
sono solito pensare che, toccato il fondo, non si possa far altro che risalire,
ed è quello che auguro di cuore a tutti voi che leggete, Vespisti o meno 

è' forse troppo sperare o sognare che il 2007 segni l' inizio di una stagione nuova,
dove verremo rispettati come appassionati di Vespa e come cittadini,
dove finiscano squallide speculazioni politiche sulle sofferenze e disagi,
dove possiamo  serenamente lavorare soprattutto per poter vivere, non solo per riuscire a fatica a pagare tasse e balzelli?

Quando la tassazione supera certi livelli e non ti consente di vivere, non certo nel lusso, ma almeno in modo dignitoso, secondo il mio modestissimo parere di Vespista, di artigiano e soprattutto di uomo, credo sia immorale.

il mio augurio per tutti noi è quindi che almeno questi sogni possano cominciare a realizzarsi,
che la salute non ci tradisca mai,
che in ogni aspetto della vita prevalgano la bontà e una buona dose di reciproco amore fraterno,
tutto il resto, se ci rende sereni, ben venga..



Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità

 

 

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81° Pensiero al vento

Non è facile,

al di là di ogni convinzione politica o condizione socio economica è innegabile,

tutto diventa più difficile anno dopo anno, legge dopo legge, finanziaria dopo finanziaria.

Così anche io mi ritrovo a dover decidere quali sono le priorità, le spese che non possono essere rimandate, le tasse le bollette..

Mi rassegno ad accantonare tanti progetti nell’oblio invernale in attesa di primavere più luminose e fiorite,

a contare gli spiccioli nel portafogli, e dovere constatare che se tutto va bene, “tanto prendo, tanto spendo”.

A quando il restauro delle mie Vespe? Non voglio lasciarle ferme ad ammuffire sotto un telo.

Fino a pochi anni fa ritenevo fosse un’ impresa col tempo realizzabile,

adesso resta solo uno di quei sogni delicatamente riposti nell’ampio cassetto,

sogni anche questi divisi per priorità: “vorrei tanto questo, ma prima dovrei risolvere quello.. “

Ascoltavo un tempo “ I don’t like mondays” dei Boom Town Rats, perché bella e orecchiabile, senza soffermarmi sul testo,

da un po’ invece mi sono rimesso a canticchiarla condividendone il senso: il lunedì è troppo spesso l’inizio di una settimana densa di impegni e sacrifici, di speranze e dita incrociate.

Fortuna vuole che la mia vecchia Vespa mi accompagni fedele ogni mattina,

il suo motore canta allegramente non appena do il colpo sulla pedivella e mentre mi trasporta, riesce a risvegliare quell’ottimismo che serve a mantenere il fuoco acceso, una passione cresciuta con me che non potrò mai tradire.

 

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Arretrati

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