ho deciso di vendere alcune Vespe e mantenere solo, oltre alla Primavera già iscritta alla FMI, la mitica VNA1 del 1958, alla quale
ho rifatto completamente il motore, e la VNB1 del 1960, avuta attraverso uno scambio nel 1992 e utilizzata in
aree private, da lunghi anni riposta in garage e anch’ essa l'ho completamente rivista con rifacimento completo del
motore.
La prassi è cambiata, potrò mantenere la targa originale, ma dovrò iscrivermi nuovamente alla FMI per poi iscrivere la
Vespa
Quando mi metto in testa un’idea, nessuno mi ferma…. Così contatto un
vecchio utente del nostro Vespa Forum “Bocia”, che avendo u’autoscuola di queste pratiche se ne intende, per avere qualche
delucidazione.
Di seguito la
cronistoria dettagliata della seconda odissea nella burocrazia italiana..
Questa
seconda avventura comincia a metà luglio 2014 per concludersi dopo poco meno di
un anno:
Ciao ....., come stai? Scusami se ti
disturbo, ma avrei bisogno del tuo aiuto... Ho deciso di tenere solo 3 vespe, la
primavera, la vna e una vnb del 60 che ho rimesso completamente a nuovo, dovrei
solo riverniciarla eventualmente il colore originale anche se è bellissima così.
Vorrei usarla tutti i giorni, perchè è scattante e comoda. Sono passati 10
anni dalla mia reimmatricolazione e non sono più informato sulla procedura...
La Vespa risulta radiata d'ufficio nel 89 e ha la targa originale, ma nessun
documento. Dovrei iscrivermi io di nuovo alla fmi (non ho più rinnovato la
tessera) e poi iscrivere la vespa (foto e scartofie varie.) ? Mi potresti
cortesemente riassumere la prassi, i costi indicativi e i tempi, così da poter
eventualmente pianificare tutto se potrò permettermelo, oppure.. spero di no..
abbandonare l'idea? Ti ringrazio in anticipo Gianluca
Ciao Gian. Innanzi tutto sto abbastanza
bene dai, il lavoro prosegue con il solito tran tran, anche se con tutte le
spese che ci sono, sono finiti i tempi dove lavorare in proprio era
gratificante. Beh, veniamo al tuo problema. Essendo radiata d'ufficio, devi per
forza passare dalla FMI o dall'ASI. Quindi la prassi è questa: Iscrizione tua
alla FMI o all'ASI. Quindi richiesta presso loro del certificato di rilevanza
storica. Quindi collaudo presso la Motorizzazione. Quì molto probabilmente ti
chideranno la denuncia di smarrimento dei documenti. Fatto il collaudo devi fare
la reiscrizione al PRA, pagando tre bolli antecedenti maggiorati del 50%.
Esclusa L'iscrizione al Registro Storico ed il rilascio del Certifica di
rilevanza storica, se ti rivolgi ad un Agenzia il costo di tutto il resto è di
circa 300/350 Euro. Tra Fmi e ASI, la differenza è abbastanza notevole: Asi tra
iscrizione e certificato circa 170/200 Euro, FMI circa 110 Euro. L, Asi però è
più veloce nel rilasci dei documenti. Se ti serva qualche altra informazione,
fammi sapere. Un abbraccio a te ed un salutone a Carmen. Ciao
16/07/2014 9.31
Grazie per le informazioni,
hai ragione, ormai lavorare in proprio è
quasi controproducente e in caso di malattia e infortunio.. ti arrangi.. e poi
si meravigliano che chiudono migliaia di aziende... invece di premiarci per il
fatto di creare qualcosa senza aiuti statali e magari creare posti di lavoro, ci
ammazzano...
Ritornando alle tue preziose informazioni,
mi sorgono 2 - 3 dubbi: --Non è più necessaria la scrittura privata (fasulla)
di vendita tra privati in duplice copia autenticata dal notaio (o magari in
comune)? --Devo richiedere al PRA l'estratto cronologico? --L'eventuale denuncia
di smarrimento dovrei farla a mio nome.. anche se la targa risulta intestata a
persona diversa, molto probabilmente defunta?
(rintracciare gli eredi... oltre ad essere
difficoltoso, potrebbero rivolere la vespa, adesso che è restaurata...
grazie ancora a presto Gianluca
16/07/2014
10.09
P.S. e la dichiarazione di un officina è ancora richiesta?
16/07/2014
14.56
Gian: Primo non devi scusarti per nulla.
anzi, è per me un piacere esserti utile se posso. Secondo: Si la dichiarazione
d'officina, serve ancora. Non l'ho menzionata in quanto serve per avere il Cert
di rilevanza Storica dalla FMI, assieme alle fotografie varie e compilazioni di
moduli che ti diranno. Alla Motorizzazione non serve, a meno che , ma non penso
sia il tuo caso, l'officina in questione non si trovi in Provincia diversa da
quella in cui tu fai il collaudo. Comunque, non ti preoccupare. Si tratta di
compilare un modulo prestampato, che qualsiasi meccanico di tua fiducia
senz'altro ti farà. Un salutone ancora
16/07/2014
18.08
spero di farcela, ce la farò... e se
manterrò la vecchia targa bene, altrimenti.. bene lo stesso apena avrò un po'
di tempo partirò con lo smontaggio e riverniciatura grigio azzurro chiaro..
come vuole la fmi, se non verrà perfetta.. si faranno coraggio grazie di tutto
Walter
La targa, se ce l'hai, mantieni quella
originale. Questo è certo. Ciao e buon lavoro.-
Non
perdo tempo,, venerdi 18 luglio salgo in sella alla Primavera e mi reco di
buon’ora al PRA di Ravenna per richiedere l’estratto cronologico, dopo una
estenuante attesa col numerino in mano finalmente posso parlare con l’addetta
che, preso nota dei miei documenti personali e numero di targa, mi dice che
essendo un veicolo molto vecchio, i dati sono ancora cartacei, quindi faccio la
richiesta e lascio il numero di cellulare per essere contattato dopo qualche
giorno non appena l’estratto cronologico sarà pronto.
Al
ritorno mi viene in mente che lessi, anni fa, di un incendio al PRA di Ravenna
che allora era in centro in un minuscolo ufficio, che distrusse parte
dell’archivio…
e
incrocio le dita nella speranza che il volume con i dati della mia Vespa si sia
salvato dal rogo.
Quando
lunedì 21 alle 8,15 del mattino suona il cellulare “signor Mari, la chiamo
dal PRA per l’estratto cronologico..” per un attimo ritorna la paura, ma
subito dopo la voce spiega che è prtonto, e corro in città a ritirarlo. 25
euro, certo si fanno pagare bene per due fotocopie non completamente leggibili,
ma il primo passo è fatto!
Oggi,
mercoledì 23 luglio 2014, dopo avere letto su internet opinioni varie sul
solito dilemma, se sia conveniente iscriversi all ASI o alla FMI, pur
consapevole dei tempi lunghisssimi che mi si prospettano, scelgo la FMI. Mi
iscrivo on line pagando 50 euro e sperando, visto che nessuna conferma mi è
stata mandata, che mi arrivi la tessera a casa quanto prima. Ho scelto di fare
prima l’iscrizione come persona e in seguito iscrivere la ( o le) Vespa, in
quanto la spesa complessiva non cambia (altri 100 euro per la Vespa…) e non
avendola ancora potuto riverniciare di grigio celeste chiaro, ne tantomeno
avendo soldi da sperperare, farò le cose per gradi.
Venerdì
24 luglio, approfittando del fatto che la macchina della mia compagna ha un
problema agli ammortizzatori, vado con lei dal meccanico e chiedo se può
cortesemente farmi la dichiarazione per la FMI. Si dimostra subito disponibile,
ma dice di dover choiedere alcuni suoi dati al commercialista e vorrebbe vedere
la Vespa, dicendomi di tornare dopo una settimana. E così, venerdi 1 agosto,
puntuale, ritorno in sella alla Vespa da lui, ma come sospettavo, non aveva
ancora avuto tempo per recarsi dal commercialista. Gli dico di avere trovato io
i dati necessari sul sito della camera di commercio, ma non si fida… mi dice
di ripassare in serata o il sabato mattina. Sabato 2 agosto ritorno da lui,
cerca ma non trova il documento… dopo una attesa di 40 minuti, decide di
cercare lui i suoi dati, e così compila finalmente la dichiarazione! Gli chiedo
quanto debba pagare e per fortuna, visto il momento di mia difficoltà
economica, non vuole niente. Lo saluto e ringrazio, pronto e deciso a continuare
questa avventura
Durante
i mesi estivi, nei pochi momenti liberi, sacrificando qualche domenica al
mare… dopo essermi procurato vernice alla nitro su ebay e preparato
meticolosamente il colore grigio-celeste chiaro paragonandolo con l’originale,
smonto
la Vespa, raddrizzo e perfeziono le parti più rovinate, come i cofani e il
parafango, quindi procedo alla verniciatura a spruzzo. Il colore non è molto
resistente ne particolarmente lucido, ma, dopo vari ritocchi e lucidature, il
risultato è più che soddisfacente. Sostituisco anche le strisce della pedana e
il devioluci.
Finita
la Vespa, devo prepararla per le foto richieste dalla FMI:
due
lato desto, due lato sinistro, una anteriore, una posteriore, una al numero del
motore, una al numero di telaio, una al numero telaio a distanza di un metro.
Per
fare questo smonto ruota di scorta e supporto, sellino posteriore, specchietto e
supporto, monto il coprimozzo e coperchio deviluci cromati per sostituirli con
altri in tinta. Fatte le foto, rimonto tutto, quindi invio i file a un servizio
web che, a un prezzo più che onesto, mi spedisce in pochi giorni le foto
stampate su carta nel formato 10 X 15.
Sul
sito FMI, cerco i referenti regionali e, appreso che quello per l’Emilia
Romagna si trova in un paesino sperduto al limite sud della provincia di FC.
Il
14 ottobre contatto telefonicamente l’esaminatore FMI del Veneto, per
chiedrgli la disponibilità, che cortesemente mi conferma, dicendomi di essere
anche disposto a venire lui a visionare la Vespa, “ofrendogli un caffè…”
Compilo
i moduli con la miriade di dati, spesso assurdi e inutili, come i numeri di
omoogazione dei fanali, catafiottro, ecc ecc,
Infine spedisco tutto in una grande busta al sui indirizzo, come da lui
richiesto, ed eseguo la procedura on-line di registrazione al “modico costo”
di 100 euro.
Sabato
8 novembre 2014, come concordato telefonicamente, alle 10 del mattino, il signor
F. E. viene a trovarmi a casa per vedere la Vespa.
Lo
faccio accomodare in soggiorno, dove sul tavolo è aperto il libro “Vespa
Tecnica” alla pagina che descrive la VNB1 del 1960 e gli faccio notare che è
identica alla mia, ma che il numero di omologazione nella mia non è presente
sul telaio, in quanto prima serie del gennaio 1960. Capisce e conferma la
correttezza.
Porto
la Vespa in cortile, la osserva e chiede di inclinarla per controllare prima il
numero di tealio, poi quello del motore. Tutto OK. Mi chiede quindi di
fotografarlo in piedi dietro la Vespa, come documento da allegare.
Rientriamo
in casa, scrive qualcosa nella sua cartella, io gli chiedo quanto dovessi per la
sua “trasferta” e mi dice “vanno bene 40 euro?” glie li consegno,
i ringrazia dicendomi che occorreranno circa 6 mesi per avere il
cetificato, dopodichè potrò fare il collaudo presso la motorizazione di
Ferrara (la provincia dove ha sede l’officina che ha fatto la dichiarazione),
ma di sentire eventualmente se accettassero anche a Ravenna. Insomma, un caffè
costoso… speriamo fruttuoso..
Attendiamo
intanto questi mesi…
E
arriva il 2015…
A
Gennaio, rinnovo la tessera FMI on line, la risposta automatica avvisa che la
tessera verrà spedita a breve tramite posta prioritaria.
Ogni
giorno controllo la posta nella buchetta di casa, fino a che il 3 febbraio vedo
una busta bianca. Apro la cassetta e noto che contiene 2 buste, una grande e una
piccola…
Fra
me e me, penso “scherzando” >>vuoi vedere che oltre la tessera mi
hanno inviato il Certificato di Rilevanza Storica?>>.
Apro
le lettere e con piacevole stupore vedo che in quella piccola è contenuta la
cartolina plastficata con la foto della mia Vespa e, ripiegato in quatto, due
copie del tanto atteso certificato !!
Dicevano
FME 0 tempi biblici…. Invece a meno di 2 mesi di distanza, durante i quali ci
sono state anche le festività di fine anno, è arrivato tutto.
Benissimo,
adesso fa freddo e…non ho soldi da spendere, intano mi informerò bene sui
prossimi passi da prendere
A
inizio di aprile, un’altra sorpresa nella buchetta, la tanto attesa targhetta
in ottone con i dati della Vespa.
Purtroppo
gli impegni, la salute e il tempo incerto, mi portano a rimandare i passi
successivi, ma mi ero dato un limite: dopo il battesimo del mio nipotino
Leonardo, avrei ripreso in mano le carte…
E
così è stato, mercoledì 4 maggio, mi reco a Ravenna presso la Motorizzazione
dove ho immatricolato la Vespa 125 Primavera nel 2014, faccio una lunga fila
allo sportallo per sentirmi dire che avrei dovuto parlare con l’ingegnere, che
riceve solo al giovedì, andando direttamente al secondo piano a destra…
Il
giorno dopo quindi di buon ora riparto per Ravenna, mi infilo direttamente nel
lungo corridoio al secondo piano del maestoso edificio pagato con soldi
pubblici, non riuscendo a capire a cosa possano servire tutti quegli uffici
vuoti. Ecco l’ingegnier Sc……., identico a 11 anni fa proprio in tutto…
tanto che, dato uno sguardo velocissimo al Sertificato di Rilevanza Storica, mi
dice che non è di sua competenza, gli chiedo il perché e lui mi liquida con
poche parole: l’officina che ha revisionato la Vespa è in provincia di
ferrara e pertanto devo fare la pratica là. Inutile cercare di capire il senso,
anzi… il non senso di questa affermazione, lo saluto e, se in un primo momento
avrei voluto vendere la Vespa, prevedendo un altro calvario, poi mi dico NO,
sono testardo e ce la farò.
Tornato
a casa, telefono subito alla mctc di Ferrara, l’impiegata è gentile e mi dice
che non è necessario parlare con il loro ingegniere, ma posso andare in
qualunque momento da loro, negli orari previsti, sportello 3, dove mi avrebbero
spiegato tutto.
Il
giorno seguente riparto subito per Ferrara e, nonostante una lunga deviazione
per stradine di campagna a causa di lavori sulla superstrada, arrivo in perfetto
orario alla MCTC, davannti a me una sola persona, ed eccomi… L’impiegata è
molto gentile, mi chiede se ho fatto la domanda, quale domanda dico io…
occorre una domanda di ammissione alla reimmatricolazone per valutare se
possibile. Mi lascia un foglio con spiegazioni, un bollettino da 16 euro, e mi
dice di tornare con la documentazione richiesta, che io ho, ma mi mancano però
i documenti (libretto e foglio complementare) della Vespa, per questo mi dice di
fare una denuncia di smarrimento e allegarla (in originale) alla documentazione
che porterò insieme alla domanda.
Bisogna
battere il ferro finchè è caldo, altrimenti si rischia di perdere la voglia e
la forza di fare tutto…
E
così subito tornato da Ferrara, decido di togliermi il pensiero della denuncia,
suono il campanello della caserma dei carabinieri..
Dopo
un’atttesa di 10 minuti, mi fanno accomodare, dico all’ufficiale che devo
denunciare lo smarrimento dei documenti di una Vespa
al fine di poterla reimmatricolare, in quanto radiata d’ufficio e
consegno il Certificato di Rilevanza Storica, dove sono riportati tutti i dati
della Vespa.
L’ufficiale
comincia a scrivere, ma poi si ferma, titubante, poi riprende e a un certo punto
mi dice che la Vespa non è intestata a me e non capisce come io intenda
denunciare lo smarrimento di qualcosa che non mi appartiene. In realtà temevo
proprio questo e non posso dargli torto, cerco di spoegargli che mi è stato
detto direttamente dagli uffici della MCTC di Ferrara di procedere in questo
modo, in quanto io sono il proprietario non intestatario del mezzo. Non posso
essere il proprietario mi dice, al massimo il detentore di un bene di proprietà
di un’altra persona. Io ribdisco che la procedura dovrebbe essere questa e
comincio a raccontare in tutti i particolari (compreso il nome della ragazza che
me la aveva venduta nel lontano 1993) che stranamente mi tornano alla mente. Sul
computer gli risulta tutta la storia della Vespa e non può che constatare la
veridicità di nomi e luoghi, e la dovizia di particolari lo convincono della
mia buona fede, ma mi indica campi da compilare nella denuncia, dove dovrebbero
essere scritti i dati dell’ultimo proprietario. Dopo averci pensato un po’,
decide di cambiare la formula della denuncia, mi racconta delle tante truffe nei
mercatini, dei documeti falsi, delle false denuncie e io pienamente consapevole
e concorde con lui, alla fine gli ispiro fiducia: compila e firma la denuncia,
mi stringe la mano facendomi gli auguri per la buona riuscita della
reimmatricolazione.
Marrtedi
12 maggio, mi reco alla motorizzazione, con tutta la documentazione richiesta:
Versamento
di 16 euro sul cc, per la domanda di reiscrizione,
Originale
della denuncia di smarrimento,
Domanda
in carta semplice per chiedere la reimmatricolazione della Vespa,
Certificato
di Rilevanza Storica della FMI
Autocertificazione
relativa alla radiazione dal PRA della Vespa
Copia
della carta di identità.
L’impiegata
del protocollo è gentile, mi chiede il numero di telefono, dicendomi che,
analizzata la richiesta, mi avrebbero richiamato.
E
così, 6 giorni dopo mi arriva una chiamata da un numero riservato, ai quali
solitamente non rispondo, con la quale mi comunicano che la domanda è stata
accolta, invitandomi a tornare allo sportello 3 per ritirare gli stampati, i
bollettini e in seguito sottoporre la Vespa al collaudo
Mi
reco a Ferrara il giorno seguente, mi riconsegnano la pratica, due stampti da
compilare e 3 bollettini: uno da 9 euro, uno da 16 e uno da 45 per prenotare la
revisione. Si revisione, non più collaudo, forse perché la Vespa non è
demolita, ma solo radiata d’ufficio.
Compilati
attentamente tutti i campi e pagati i bollettini, per un totale di 75,34 euro,
comprse le spese postali, non mi resta che tornare a Ferrara la mattina
successiva per consegnare tutto e prendere questo tanto atteso appuntamento, nel
frattempo dovrò noleggiare un furgone che mi servirà per trasportare il mezzo.
L’appuntamento
è fissato per il16 giugno alla 14,30, ma anche in caso di esito positivo, non
finisce qui come speravo, dovrò tornare con l’esito della revisione e il
resto della documentazione e bollettini pagati, per poi ottenere, a questo punto
non so con quanti altri viaggi da Porto Garibaldi a Ferrara, la nuova carta di
circolazione.
Fin’ora
sono dovuto recarmi alla motorizzazione (escluse le due volte perse a Ravenna)
quattro volte.
E
arriva il tanto atteso giorno della revisione, avevo prenotato un furgone a
noleggio che definire rottame è un complimento e fino all’ultimo non sapevo
se sarebbe tornato da una fantomatica riparazione per risolvere il problema del
cambio durissimo da azionare. Mi viene consegnato la mattina assicurandomi che
sarebbe stato a pasto, in quanto la frizione sarebbe stata sostituita. Uso il
condizionale perché, in realtà il cambio sembrava bloccato nel cemento armato
e il viaggio andata e ritorno è stato un trauma per le mie articolazioni. 70
euro di noleggio + 18 di gasolio 88 euro!!
Alla
revisione erano in attesa con me due auto e una moto d’epoca. Quando arriva il
mio turno, consegno la documentazione, il foglio di prenotazione i bollettini
pagati e tutto il resto, ma gli addetti affermano che non si può fare, che la
pratica non è stata protocoillata, che qua, che là… Io rispondo e ripeto che
ho portato e fatto esattamente quello che mi è stato da loro richiesto e per
fortuna avevo preso su, per sbaglio, anche una copia dell’estratto
cronologico, perché a detta loro, era indispensabile (abche se nessuno mi aveva
detto ne da nessuna parte era era scritto che sarebbe servito.
Alla
fine decidono di fare la revisione che consiste nel farmi sdraiare per terra a
leggere a voce alta il numero di telaio, in modo che controllassero se uguale a
quello dichiarato, poi farmi mettere in moto la Vespa e fare un giretto nel
piazzale, frenare per controllare lo stop e controllare i pneumetici. Nessuno
strumento, nessuna misura.
L’addetto
mi riconsegnna il foglio timbrato liquidandomi con “ecco, io ho fatto quello
che dovev, arrivederci”.
Per
fortuna mancano ancora 10 minuti all’orario di chiusura, così rientro, mi
reco allo sportello 3 con tutte le scarofie, le consegno e chiedo cosa dovrei
fare adesso.
Mi
aspettavo che mi consegnassero il libretto nuovo, invece l’impiegata mi dice
di lasciare il numero di telefono e di andare intanto al PRA per registrare la
Vespa a mio nome. Io rispondo che avendo consegnato tutto a loro, non posso fare
questa pratica così, “a voce”. L’impiegata capisce, mi dice allora di
aspettare una loro telefonata con la quale, quando gli ingegneri avranno trovato
i dati tecnici (erano nella documentazione già presentata…..)
mi avrebbero comunicato il da farsi…
La
faccenda comincia ad assomigliare a una farsa, ma devo essere paziente,
arrabbiarsi con i dipendenti pubblici è solo controproducente..
Aspettiamo
allora ancora
E’
passata esattamente una settimana e nessuno mi ha chiamato, così prendo il
telefono e chiedo a che punto è la mia pratica, spiegando per sommi capi la
situazione e ricordando che la revisione ha avuto esito regolare.
Mi
fanno aspettare, mi passano a un’altra collega, nessuno sa dove sia finita la
pratica in questione. Sento una voce femminile che chiede ad un’altra donna se
fosse stata lei al famigerato sportello 3 quel 16 giugno, lei risponde di si, ma
nega che io le abbia consegnato le carte in questione. L’impiegata mi chiede
nuovamente il numero di telefono, dicendo che mi avrebbero chiamato loro, io non
nascondendo la mia preoccupazione ribadisco e sottolineo che ho consegnato tutto
a loro, che non ho più niente e non vorrei che fosse andato tutto perso. Mi
tranquillizza dicendo che non è stato perso, ma chissà dove sarà finito… e
che lo troveranno
(sempre
ammesso che si impegnino a cercare)..
Comincio
ad innervosirmi e a maledire il giorno in cui ho deciso di merttermi in questa
bega, avrei fatto meglio a vendere la Vespa e comprarne un’altra con documenti
in regola..
Aspettiamo
ancora un po’.. intanto l’estate è cominciata e temo che non potrò salire
in sella sotto il sole bizzarro che caratterizza anche questa ultima
imprevedibile stagione, dopodichè dovrò farmi operare… e chissà quando potrò
guidare ancora la Vespa..
Giovedì
25 giugno, finalmente una buona notizia: il nuovo libretto è pronto, ma per
potermelo consegnare devo prima registrare al pra la Vespa a mio nome.
Prendo
al volo i documenti che ho, corro alla Motorizzazione di Ferrara, l’impiegata
alo sportallo è cordiale ma ferma su un punto: dal 2004 le leggi sono cambiate,
prima di consegnare il libretto nuovo, già pronto, devo portare il certificato
di proprietà, perché l’ingegniere lo richiede. Mi rilascia una copia del
libretto e con quella mi precipito al PRA, arrivato il mio turno spiego la
situazione, ma l’addetta dice che alla motorizzazione sbagliano e già da
qualche tempo hanno pretese assurde. Secondo lei dovrei tornare da loro e
insistere. Io dico che l’ho già fatto inutilmente e che sono nelle loro mani,
non so più come fare. Dopo qualche titubanza, in considerazione del fatto che
non sono il primo in questa situazione,
accetta la fotocopia, in più le consegno l’iscrizioone al Registro
Storico FMI, l’estratto cronologico e l’atto di vendita. Mi invita ad andare
all’ufficio a fianco (assistenza bollo) per farni calcolare gli ultimi 3 bolli
maggiorati del 50% e una volta pagati, tornare per concludere la pratica.
Torno
a porto garibaldi, mi procuro due bollettini intestti alla regione emilia
romagna, uno con l’importo di 39 euro X3, cioè 117 euro, l’altro di 11,36
euro per il bollo ridotto dell’anno in corso, pago.. e aspetto di tornare la
mattina seguente a Ferrara, nei 2 uffici, se tutto andrà a gonfie vele,
altrimenti.. dovrò tornare ancora
E
così il mattino seguente parto alle 7 in modo di arrivare a Ferrara per le 8,
orario di aperura al pubblico del PRA.
Nell’attesa mi preoccupo vedendo che una delle impiegate risponde in
modo poco garbato a un signore, poi al successivo…. Se capito sotto le sue
grinfie, sicuramente troverà da ridire sulle modalità di iscrizione non
proprio da regolamento. Io spero che quando sarà il mio turno, venga
indirizzato allo sportello del giorno prima.. e per fortuna così è.. tiro un
sospiro di sollievo.
Consegno
la documentazione, l’impiegata si ricorda di me, molto cortese e disponibile,
sistema alcuni dettagli, pago altri 85 euro per concludere la pratica e mi dice
di tornare il lunedì, poi resasi conto che vengo da lontano, mi consiglia di
aspettare un paio d’ore in città, il tempo di registrare i dati a Roma e
riceverne la conferma. Aspetto un oretta in macchina, poi squilla il telefono:
è l’impiegata che mi comunica che è tutto a posto. Mi precipito a ritirare
il sospirato Certificato di Proprietà a mio nome, ringrazio per la cortesia e
mi dirigo a un paio di chilometri di distanza, all’ufficio della
Motorizzazione, all’ormai abituale sportello 3, dove finalmente, senza più
alcuna obiezione o richiesta, mi consegnano il “libretto” nuovo.
Corro
verso casa e, visto che ho fatto 30, farò anche 31… vado quindi all’ufficio
del mio assicuratore, assicurando così da subito la Vespa con la tariffa
agevolata per i veicoli storici FMI – ASI, pago 92 euro, racimolando gli
ultimi spiccioli del portafoglio ormai vuoto, ma pieno è il mio cuore di gioia
per la soddisfazione..
Alla
prossima? No, certamente questa seconda è l’ultima odissea per
reimmatricolare una Vespa d’epoca, lo dovevo fare, lo volevo fare.. e così
venerdì 26 giugno 2015 dopo una quarantina d’anni la VNB torna a scorrazzare
felice per le strade della riviera.
Conclusioni:
Posso fare esattamente un copia-incolla delle precedenti conclusioni, aggiungendo che questa seconda srà certamente la mia ultima reimmatricolazione.
Sinceramente, ripensando ai soldi spesi, il
tempo, le telefonate, i viaggi e soprattutto lo stress,
non rifarò mai più una cosa del genere,
certe esperienze si fanno una sola volta
nella vita!
Sono comunque molto contento di come,
nonostante tutto, sia riuscito nell impresa,
che immaginavo dura, ma non fino a questo
punto
Forza della Passione, forza della Vespa!
P.S.:Nella lunga descrizione sono elencati tutti i tempi e le spese sostenute per le pratiche necessarie alla rimesa in strada, ma volutamente non ho fatto una somma... fatela voi per me... non vorrei sentirmi male :)
Gianluca