Articolo tratto dal Corriere di Como on line


Venerdì  19-10-2007  09:37            Data articolo:   18-10-2007

  IL DESTINO CINICO E BARO BEFFA IL PIRELLONE  
di Giorgio Civati
 
   
   
 
 

Spesso definito 'cinico e baro', il destino questa volta è¨ stato invece ironico. Si è¨ fatto beffa di leggi e leggine, di provvedimenti più o meno seri o seriosi dimostrandone inequivocabilmente la poca fondatezza concreta. Stiamo parlando di Euro zero, i famosi e per certi versi famigerati veicoli immatricolati prima del 1° gennaio 1993 e quindi colpevoli - per qualcuno - dell'inquinamento che affligge le nostre città  e che attacca i nostri polmoni.
Bene, l'ironia di un destino beffardo ha voluto che proprio il giorno dopo il blocco di questi veicoli, l'inquinamento dell'aria superasse la soglia di pericolo. Ci sarebbe da ridere se in ballo non ci fossero diritti di migliaia di persone, soldi e disagi. Da ridere per un provvedimento che ha immediatamente mostrato i propri limiti, e da ridire su blocchi, limitazioni e fastidi. Già, perchè se è¨ facile decidere a tavolino che le vecchie Alfa o le Fiat 500 inquinano, che le A112 che furoreggiavano negli anni Ottanta sono pericolose per i nostri polmoni, che qualche Vespa con trent'anni sulle spalle o già di là rappresenta un attentato alla salute, altra cosa è trovarsi alle prese in concreto con questo modo di pensare.


È stato un caso, lo sappiamo anche noi. Però se nella casualità  può essere trovata una chiave di lettura, allora le decisioni del Pirellone, sede del governo regionale lombardo, sono state pienamente e decisamente sconfessate.
E quanti hanno una vecchia auto perchè non hanno soldi per cambiarla, o un furgone con cui lavorare tirando la fine del mese non senza fatica, hanno tutte le ragioni per prendersela con un blocco forse ingiusto e comunque di sicuro paradossale.
Pensare che qualche vecchia auto possa essere la causa di tutti i mali dell'ambiente e dell'aria in effetti a nostro avviso è facile, ma semplicistico. E' vero, ci sono veicoli che inquinano, ma allora andiamo a penalizzare quelli; blocchiamoli, uno per uno, rendendo le revisioni e le verifiche dei gas di scarico qualcosa di estremamente più serio e più selettivo, ma non prendiamocela indiscriminatamente con un'intera categoria di auto e moto. Anzi, con una categoria di persone, perchè se andiamo a immaginare chi possa essere il proprietario medio di un'auto di venticinque anni, è facile pensare a qualche anziano, a gente con pochi soldi, certamente a parecchi amatori e collezionisti.
Gente che inquina' Forse, anzi sicuramente sà, ma in che misura' Quanto "pesa" il loro gas di scarico rispetto ai fumi del riscaldamento nelle abitazioni o alla ben più elevata presenza di auto un po' meno vecchie'
Tra vento e pioggia che ovviamente arrivano a caso, inquinamento che sale o scende non si capisce bene ancora perchè, l'unica cosa per niente casuale di questa storia ci sembra l'accanimento - ampiamente ingiustificato - contro gli Euro zero.


 
 

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