|
|
IL
DESTINO CINICO E BARO BEFFA IL PIRELLONE di Giorgio
Civati |
|
|
|
|
Spesso definito 'cinico e baro', il destino questa
volta è¨ stato invece ironico. Si è¨ fatto beffa di leggi e
leggine, di provvedimenti più o meno seri o seriosi
dimostrandone inequivocabilmente la poca fondatezza concreta.
Stiamo parlando di Euro zero, i famosi e per certi versi
famigerati veicoli immatricolati prima del 1° gennaio 1993 e
quindi colpevoli - per qualcuno - dell'inquinamento che
affligge le nostre città e che attacca i nostri
polmoni. Bene, l'ironia di un destino beffardo ha voluto
che proprio il giorno dopo il blocco di questi veicoli,
l'inquinamento dell'aria superasse la soglia di pericolo. Ci
sarebbe da ridere se in ballo non ci fossero diritti di
migliaia di persone, soldi e disagi. Da ridere per un
provvedimento che ha immediatamente mostrato i propri limiti,
e da ridire su blocchi, limitazioni e fastidi. Già , perchè se
è¨ facile decidere a tavolino che le vecchie Alfa o le Fiat 500
inquinano, che le A112 che furoreggiavano negli anni Ottanta
sono pericolose per i nostri polmoni, che qualche Vespa con
trent'anni sulle spalle o già di là rappresenta un attentato
alla salute, altra cosa è trovarsi alle prese in concreto con
questo modo di pensare.
È stato un caso, lo sappiamo anche
noi. Però se nella casualità può essere trovata una chiave di
lettura, allora le decisioni del Pirellone, sede del governo
regionale lombardo, sono state pienamente e decisamente
sconfessate. E quanti hanno una vecchia auto perchè non
hanno soldi per cambiarla, o un furgone con cui lavorare
tirando la fine del mese non senza fatica, hanno tutte le
ragioni per prendersela con un blocco forse ingiusto e
comunque di sicuro paradossale. Pensare che qualche
vecchia auto possa essere la causa di tutti i mali
dell'ambiente e dell'aria in effetti a nostro avviso è facile,
ma semplicistico. E' vero, ci sono veicoli che inquinano, ma
allora andiamo a penalizzare quelli; blocchiamoli, uno per
uno, rendendo le revisioni e le verifiche dei gas di scarico
qualcosa di estremamente più serio e più selettivo, ma non
prendiamocela indiscriminatamente con un'intera categoria di
auto e moto. Anzi, con una categoria di persone, perchè se
andiamo a immaginare chi possa essere il proprietario medio di
un'auto di venticinque anni, è facile pensare a qualche
anziano, a gente con pochi soldi, certamente a parecchi
amatori e collezionisti. Gente che inquina' Forse, anzi
sicuramente sà, ma in che misura' Quanto "pesa" il loro gas di
scarico rispetto ai fumi del riscaldamento nelle abitazioni o
alla ben più elevata presenza di auto un po' meno
vecchie' Tra vento e pioggia che ovviamente arrivano a
caso, inquinamento che sale o scende non si capisce bene
ancora perchè, l'unica cosa per niente casuale di questa
storia ci sembra l'accanimento - ampiamente ingiustificato -
contro gli Euro zero.
| |
|
|
| |