ogni
riferimento a luoghi, personaggi e situazioni, è puramente
casuale,
chi si riconoscesse pertanto, sia tra
i "buoni" che i "cattivi", potrebbe
aprofittarne per riflettere su come sia difficile districarsi tra
i meandri della burocrazia di un Paese europeo.
Questa avventura comincia verso metà
dicembre 2003,
quando, dopo anni di ricerche, riesco a
trovare la Vespa dei miei sogni di sedicenne,
grazie ad uno scambio con un appassionato
iscritto al gruppo vespa4ever.
Pochi giorni dopo un signore munito di un
grosso furgone arriva a casa mia per lo scambio, raccontandomi di
essere un collezionista con oltre 250 esemplari di Vespe
( come farà a godersele, penso, forse con
un briciolo di invidia io che credevo che le mie 6 fossero già
tante )
Sono contento, mi sembra di tornare indietro
nel tempo e voglio subito rimettere a nuovo quella Vespa
ammaccata e raffazzonata, ma dalla meccanica eccellente.
Mi procuro subito ricambi e tutto il
necessario per restaurare la carrozzeria. E un lavoro duro,
fatto di ore trascorse in un freddo garage
, ma nel giro di
un mese è bella quasi come nuova.
Mi ero gia da tempo informato sulla
procedura di reimmatricolazione,
guarda la sfortuna, avessi fatto lo scambio
prima del 17 giugno, sarebbe stato tutto enormemente più
semplice,
ma ho imparato a convivere con le difficoltà
quando cerco di realizzare i miei sogni, l importante è
crederci ed essere motivati, solo così si trova la forza che fa
superare gli ostacoli.
Richiedo subito alla Piaggio il certificato
di origine, che nonostante le festività imminenti, mi arriva
dopo circa 7 giorni al costo di 15 euro, al telefono avevano
detto 8, ma pazienza.
Sapendo che occorreva anche l
iscrizione all ASI o FMI, contatto tutti i club della mia
zona per sapere modalità e tariffe,
purtroppo però, con mio disappunto, ricevo
solo risposte vaghe e inconcludenti, quasi si vergognassero di
dirmi a quanto ammontava la quota associativa, variabile da club
a club.
( Il club affiliato ASI più vicino
richiedeva per potersi iscrivere di essere presentato da almeno 3
soci
una notizia che si commenta da sola, si sono forse
scordati che siamo nel 2004, non nel 1704
)
Seguendo consigli di altri, e valutando
tutti gli aspetti, soprattutto quello economico, decido di
iscrivermi ala FMI.
Ho cercato di iscrivermi attraverso un sito
web abbastanza noto, ma è stata solo una gran perdita di tempo,
perché prima non funzionava il form mail, in
seguito nessuno rispondeva alle mie richieste di chiarimenti. Ho poi scoperto che c era gente che aveva pagato e aspettava da
mesi una risposta. Subodorando disinteresse, mancanza di serietà
e affidabilità, ho cercato altri club, rivolgendomi anche a
Solari del gruppo Parlamentari Amici dei Veicoli Storici.
Intanto, chiedendo informazioni alla
motorizzazione,
dopo infinite telefonate a vuoto, perché
non rispondeva nessuno,
mi ci sono recato di persona, constatando
che il telefono funzionava, solo che lo lasciavano squillare
senza rispondere, così, candidamente sotto gli occhi di tutti..
Ho chiesto informazioni agli sportelli, ma
nessuno sapeva niente di preciso,
mi dicevano che avrei dovuto parlare con l
ingegner Taldeitali, ma che riceveva il pubblico solo il mercoledì
mattina.
Ritorno allora mercoledì mattina.. ma
lui non c è
è impegnato fuori, mi dicono.
Finalmente una notizia
uscendo, un
signore di un agenzia pratiche auto, che aveva sentito le
mie domande senza risposta, mi ferma all uscita e mi dice
sottovoce che occorre l iscrizione ASI o FMI.. confermando
quanto temevo.
Per non perdere tempo ne approfitto per
recarmi al PRA dove richiedo l estratto cronologico,
li l impiegata è gentilissima e dopo
pochi giorni, con una spesa di circa 15 euro, lo posso ritirare.
Qualche giorno dopo finalmente riesco a
telefonare all ingegnere, il quale mi dice che la mia Vespa
non è ricostruibile,
io ribatto che con l iscrizione all
FMI si può, e lui, con tono quasi di sfida, mi dice,: intanto
si iscriva, poi quando lo avrà fatto ritorni che controllo.
Contatto il Vespaclub di Roma, dopo aver
visto sul loro sito che non ci sono sotterfugi ma è tutto
spiegato chiaramente e nei dettagli, quindi mi iscrivo al
Vespaclub e Fmi pagando 49 euro, altri 26 euro servono per l
iscrizione della Vespa al registro storico.
Dopo esattamente 3 giorni ricevo per posta
prioritaria il tesserino Vespaclub e FMI.
Contatto il responsabile regionale FMI, un
uomo di altri tempi, non per l età, ma per la gentilezza,
disponibilità e modo di fare, il quale mi da indicazioni e ci
accordiamo per la visita alla Vespa necessaria per poter
rilasciare il certificato sostitutivo delle caratteristiche
tecniche.
Sono un po in apprensione perché ho
restaurato da solo la Vespa e pur essendo originalissima, non è
perfetta nella carrozzeria. (credo che saper fare bene il
carrozziere sia un arte)
Procuro le foto e gli ingrandimenti
richiesti per la pratica ( 14 foto, ma in realtà, per scegliere
le migliori, ne faccio una cinquantina )
Il 17 marzo arriva il responsabile per
visionare la Vespa, è molto cordiale e comprensivo anche il
signore che lo aiuta.
Pago come pattuito con un assegno circolare
intestato alla FMI altri 52 euro e aspetto nella speranza di
ricevere il documento.
Dopo 3 mesi telefono e scrivo alla FMI, che
mi assicura che me lo sta inviando.
Passano altri 15 giorni e non ricevo ancora
niente, ma mentre sono ancora al telefono con una loro impiegata,
arriva la postina con una grande busta che contiene il tanto
atteso certificato e un tesserino con la foto della Vespa. (
proprio la più brutta hanno scelto.. va bèh, l importante
è che sia stata accettata, avevo letto su riviste specializzate
di moto originali bocciate, tanto lucide che ormai ero
convinto di essere anche io tra i non promossi)
Non perdo tempo, in realtà non l ho
mai perso in questa vicenda, ma adesso ho una marcia in più!
Mi reco dal notaio per la scrittura privata
di vendita ( 50 euro),
comincio ( anzi riprendo) subito la trafila
alla motorizzazione,
pagando 2 bollettini per circa 45 euro.
Mi informo telefonicamente con l
ingegnere su quello che richiede,
ma mi risponde seccamente che non può
dirmelo al telefono, ma devo andare da lui. ( e quando, visto che
trovarlo è quasi impossibile?)
Mi faccio furbo e gli descrivo quello che
ho, così lui, divertendosi a ripetere questo non mi
serve, quest altro neanche, mi dice implicitamente
prima e me lo conferma al termine della telefonata, che gli
serve solo l iscrizione alla FMI e l estratto
cronologico
Quando mi reco allo sportello, compilando un
lungo modulo, mi consegnano l elenco dei documenti
richiesti, e guardacaso occorre anche il certificato d
origine e un mio documento, tutto in duplice copia.
Ritelefono all ingegnere, dopo
tanti tentativi andati a vuoto, per comunicargli che ho tutto e
lui mi dice di consegnare alo sportello,
ma che devo avere pazienza e che devo
aspettare un giorno come un anno, perchè deve fare controllare
dalla polizia il numero di telaio.
L impiegata invece mi dice di
richiamarla dopo una settimana e che comunque in media occorrono
15 giorni.
Dopo circa 20 giorni, avuta la conferma dall
impiegata dell ufficio tecnico che la mia pratica è
regolare e accettata,
mi reco alla motorizzazione per prendere l
appuntamento per il collaudo.
Sul fogli che ha aggiunto l ingegnere,
viene richiesto quello che già avevo preparato, ma in più
vuole una dichiarazione dell officina che ha effettuato il
ripristino con la descrizione dei pezzi sostituiti.
Faccio presente all impiegata che
nessuna officina ha ripristinato niente, perché la Vespa
funzionava perfettamente,
lei mi risponde che non ci sono problemi,
basta una mia autocertificazione che non sono stati fatti lavori.
Mi chiede se porto la Vespa con un furgone o
mi serve la targa provvisoria,
così mi reco allo sportello dell
isterica al primo piano per richiedere la targa.
(isterica è il soprannome che
le ho affibbiato, dopo aver notato come risponde a tutti,
maleducatamente, con tono di sufficienza quando va bene, alzando
anche la voce se qualcuno le pone troppe domande..)
Compilo e pago un bollettino di altri 19
euro e torno dopo 2 giorni a ritirare una ridicola targa in
cartoncino, stile paesi dellest.
Sulla targa valida un giorno, è segnato il
percorso, ma solo di andata.. e come faccio a tornare a casa?
L isterica mi risponde che
a lei non interessa e mi liquida con un siamo a posto così.
Ritorno allo sportello dell ufficio
tecnico, dove l impiegata sembra gentilissima (a confronto
con la iena di prima, chiunque lo sembrerebbe..) e sorridendo
della situazione mi aggiunge a penna sia sul foglio di via che
sulla targa, la dicitura e ritorno
Passo all assicurazione, e dopo tante
discussioni e negazioni
. scoprono che esiste la
possibilità di assicurare questa targa valida per una mattina,
per la modica cifra che farebbe impallidire anche uno
strozzino, di circa 40 euro.
La mattina del lunedì precedente il
ferragosto mi faccio i 55 km per raggiungere la motorizzazione
con la Vespa con la targa provvisoria..
mi sento molto osservato, con una targa del
genere sembro un immigrato clandestino, ma per fortuna mi
confondo nel traffico di vacanzieri.
Arrivato, sul piazzale esterno ci sono altre
2 auto d epoca alcuni camion e una macchina nuova, che pur
arrivata per ultima, viene subito fatta passare.. ( gli ultimi
saranno i primi, dico ad alta voce..)
Cominciano le prove per noi comuni
mortali:
Questo non va bene, quello neanche,
la gente sbuffa e borbotta, non so se qualcuno è riuscito a
superare l esame,
una fiat 1400 anni 50 stupenda, un po
ossidata e opaca, ma conservata in maniera invidiabile, davanti a
me, viene misurata come dovessero farle un vestito su misura, l
ingegnere indica al proprietario i fanali posteriori di colore
diverso ( a me sembravano identici ) e altre cose
incomprensibili,
poi tocca a me.
venga avanti, metta in moto
La Vespa che tanta strada ha percorso in
modo impeccabile parte al terzo colpo, poi scoppietta.. la
candela, dico io, ma nonostante questo comincia l
esame..
con i fumi:
l ingegnere mi dice: è
impossibile, questa Vespa non fa fumo, ma ha messo l olio
nella benzina?
e come sarei potuto arrivare fin li, ho
fatto miscela con olio sintetico al 3%, quindi prendo questa
frase come un complimento sul fatto che l inquinamento non
è nemmeno misurabile
tanto basse sono le emissioni.
Prova dei freni, OK, controllo tipo di gomme
e usura, controllo luci con luxmetro, clacson, rumorosità, tutto
perfetto!
Mi obietta però lo specchietto non
omologato, perché a suo dire la scritta E3 deve
essere cerchiata..
pronto gli rispondo che ho con me un altro
specchietto che monto al volo.. lo chiamo per mostrargli l
omologazione, e mi risponde che va bene, senza neanche leggere
Estrae un metro esclamando: tenga
fermo qui
Mi misura l asse, l altezza, la
lunghezza, la larghezza
ci risiamo.. mica penserà che ho tirato la
Vespa per allungarla un po..?
Prende nota e confronta le misure,
tiro
un sospiro di sollievo
A questo punto la doccia fredda:
la revisione è perfetta, ma manca la
dichiarazione dell officina,
gli spiego la situazione, e non vuole
sentire ragioni,
se non ho fatto lavori va benissimo, ma
vuole la dichiarazione di un officina che dichiari che
non sono stati fatti lavori, in quanto non sono necessari.
Mezzogiorno, l ora di chiusura è
ancora lontano, e mi precipito alla ricerca di meccanici. Alcuni
sentendo il nome ingegner Taldeitali mi dicono che lo
conoscono di fama e che non mi fanno la dichiarazione perché
poi, conoscendolo, hanno paura che in un secondo tempo possano
avere dei problemi. ( e quali ??.. va beh, capisco che per
loro in fondo sono l ultimo degli sconosciuti)
Finalmente un concessionario Piaggio, molto
malvolentieri mi fa la dichiarazione,
su un pezzo di carta qualunque, come aveva
detto l ingegnere
e mi precipito nuovamente alla
motorizzazione col foglio, ma il simpaticone dice che non va
bene, occorre un foglio di misure tot per tot ,
e poi la dicitura non gli piace, al chè gli
dico, di scrivermi sul retro quello che doveva scrivere
esattamente
( è la stessa identica cosa, ma rivoltata un
po con parole diverse
)
Non fosse perché la sorte della Vespa
dipende da lui, un tipo del genere lo avrei già mandato in un
certo posto da molto tempo,
ma nella vita bisogna ingoiare molti rospi.
Cerco un altra officina, la trovo con
grande fortuna nei paraggi,
spiego ancora la situazione tragicomica,
un sorriso, uno sguardo alla Vespa e poi un
torno subito che sembra infinito,
ma dopo una mezzoretta ecco il giovane
meccanico di ritorno con un quel foglio scritto al computer con
le parole esatte dell ingegnere.
Credo che dopo tanta attesa mi chieda chissà
quanto, invece solo 2 euro.. ecco come si conquista un nuovo
possibile cliente!
Ritorno correndo all impazzata perché
il tempo stringe col mio bel foglio timbrato e firmato,
e a questo punto l ingegnere,
constatando che non ci sono più possibilità di sollevare
obiezioni mi fa un segno di si con la testa e timbra la pratica.
FINALMENTE!
Passo allo sportello e ritiro tutto, poi
corro al primo piano dall isterica,
ma la FORTUNA vuole che sia andata in ferie
e ci sia una sostituta gentile!
Consegno la targa di carta, e il resto, dovrò
tornare dopo 2 giorni a ritirare quella nuova!!!!!
Purtroppo si è fatto tardi e non ho potuto
riportare a casa la Vespa con la costosissima targa provvisoria,
così sotto un sole cocente, spingo la Vespa
attraversando tutta la città, per lasciarla provvisoriamente a
casa di parenti, dove arrivo stremato dopo chilometri di Vespa
spinta
Passano i 2 giorni e corro di buon ora a
ritirare la nuova targa: un bel CD e una serie di numeri, sul
formato nuovo, da adattare al portatarga originale più stretto,
poi verrà l iscrizione al PRA, ma
ormai il più è fatto.
Infatti non è finita, la Vespa può circolare ma.. ecco gli aggiornamenti sulle ultime peripezie...
Ed
ecco le fasi finali, compresa una burla inaspettata della nostra
burocrazia, che non finisce mai di stupire e fare danni,
ma
c' è un lieto fine... sembra almeno
Alla motorizzazione dovevo tornare dopo 60 - 90
giorni per ritirare la "carta di circolazione definitiva".
Passano 2 mesi e telefono..." si è pronta".
Parto come un fulmine a ritirare il sospirato foglio,
trovo finalmente un' impiegata gentile a consegnarmelo, e vado al
locale PRA per l' iscrizione fuori provincia.
Anche li gli addetti sono gentilissimi, gentili quanto
burocrati e pignoli però....
Si
consultano a lungo tra loro, dandomi una serie di risposte
positive e negative, sul potere fare la pratica li, perchè
risiedo in altra provincia.
Mi vengono
richesti: la copia del libretto, l' atto notarile in duplice
copia in bollo, il vecchio estratto cronologico ( che loro stessi
mi avevano fornito), il certificato di iscrizione al registro
storico FMI e udite udite.... la dichiarazione dell' officina che
ha eseguito i lavori di ripristino!
Inutile
ripetere quanto già detto a suo tempo alla motorizzazione, ma
poi a cosa serve loro questo documento, visto che è già stata
collaudata, misurata, e comunque ho già il libretto e devono
solo trascrivere la proprietà??????
Pazienza,
ritorno alla motorizzazione, spiego la richiesta del PRA
chiedendo una copia di quel famigerato foglio. C' è ancora l'
impiegata di prima, che stupita mi confida che nessuno mai prima
aveva preteso una documentazione simile, ma cortesemente me ne fa
una copia.
Ritorno al PRA con la dichiarazione,
ma nel frattempo si erano nuovamente consultati:
i documenti sarebbero a posto,
ma sempre con una gentilezza che non mi permette di
arrabbiarmi, mi dicono che si potrebbe fare, è previsto dalla
legge dal settembre 2004,
ma non hanno il software aggiornato,
fosse stata una compravendita non ci sarebbero stati
problemi, ma il mio caso " ricostruzione", richiede che
io mi rechi al PRA della provincia di residenza.
Torno a casa con le "pive nel
sacco",
telefono al PRA della mia città (
piuttosto lontana e scomoda per me da raggiungere per vari motivi
), spiego la situazione, chiedendo quali documenti avrei dovuto
portare.
Anche qui sono molto gentili, mi
rispondono che basta la copia del libretto e l' atto notarile.
Prima di partire fotocopio tutto quello che ho in più
copie, e porto con me anche gli originali, non si sa mai....
Infatti mi viene chiesto se la Vespa è originale..
rispondo mostrando i certificati FMI, che trattengono
in copia e vogliono controllare il libretto originale... Faccio
notare che su di esso è scritto più o meno :
immatricolazione di veicolo costruito nell' anno 1977 già
targato **** . Veicolo di interesse storico collezionistico.
Più in basso è annotato qualcosa
riguardo l' impianto di scarico a cui non ho mai dato importanza.
( ma la avrà....)
Compilo un modulo, lascio le 2 copie
in bollo dell' atto notarile, pago circa 43 euro e mi rilasciano
una ricevuta rossa.
Dopo una settimana ritorno in città
a ritirae il CDP ( certificato di proprietà), controllo i dati,
tutto ok, ma noto 2 cose:
risulta immatricolata nel 2004, non
menzionando la prima immatricolazione ne la storicità,
e una bella sorpresa, "
motoveicolo dotato di dispositivi antiinquinamento"???!!!
Ecco forse lo stupore dell' ingegnere
che non riusciva a misurare emissioni nocive e le sigle riportate
sul libretto...
Ben venga, su questo punto meglio
"non svegliare il can che dorme".
Un' altra cosa mi preoccupa invecie, il BOLLO!!
Chiedo se non ci saranno problemi col pagamento
ridotto previsto dalla legge
Mi mandano
in un ufficio adiacente, dove un' impiegata molto gentile che mi
chiede se la Vespa è iscritta alla FMI, mostrandomi altri
certificati più vecchi del mio, dove era scritto che il
motociclo era iscrivibile, (non specificatamente iscritto) e
quindi loro continuavano a mandare multe a tutti per pagamento
insufficiente.
A parte il fatto che a tutt' oggi,
sul sito dell' ACI è scritto che i veicoli esentati dalla tassa
di proprietà tra 20 e 30 anni devono essere di interesse
storico, senza richiedere alcuna iscrizione,
il mio certificato
è comunque più nuovo e chiarisce in modo
inequivocabile che la Vespa è iscritta.
Mi dicono allora, "nessun problema, lei può
evitare di pagare il bollo e se circola paga solo 10,33 euro,
solo che le arriverà tra circa 2 anni la richiesta di pagamento
e mora, poi dopo lei venga qui con il certificato e cancelliamo
le multe, correggendo i dati".
A questo punto io, mostrando i certificati
originali che ho portato con me, chiedo di "prevenire,
invece di curare", ma mi viene con gentilezza negata la
possibilità, in quanto le correzioni si possono fare solo a
seguito di un contenzioso.
ALLUCINANTE!
Dico che non vorrei, dopo 10 mesi di fatiche e
spese, che mi "radiassero d' ufficio la Vespa", ma non
mi sanno o vogliono rispondere...
Ma stiamo scherzando, siamo in Italia o in
Cina???
La nostra burocrazia è proprio
assurda e ridicola, anche se da ridere c' è ben poco!!!
Fra 2 - 3 anni chi vivrà vedrà,
chissà se io ci sarò ancora,
chissà se nel caso, troverò un' impiegata
altrettanto gentile e ragionevole, pur nella irrazionalità delle
leggi regolamenti e circolari.
No, non mi do per vinto, non ci dormirei la
notte, ho sempre cercato di combattere ingiustizie e
sopraffazioni.
Il giorno dopo, dopo avere
controllato sul sito ACI che in effetti risulto "moroso",
scrivo una cortese quanto dettagliata
lettera al PRA, all' ACI, e per conoscenza alla FMI, ASI, e una
nota trasmissione televisiva.
Il
risultato giunge inaspettato e immediato,
dopo poche ore un gentilissimo dirigente ACI mi
contatta, dicendo di comprendere le mie ragioni, e mi fornisce
indicazioni su come inoltrare la mia documentazione, nella
speranza venga accolta con favore.
Poche ore
dopo, vengo contattato da un' altra signora, del settore "info
bollo" della mia regione, la quale con altrettanta cortesia
mi chiede di inoltrarle via fax o email copia della
documentazione.
Non perdo tempo, scannerizzo e invio
"formato poster" per evitare problemi di lettura, la
carta di circolazione, il CDP, il tesserino di iscrizione al
registro storico e il certificato delle caratteristiche tecniche
FMI, oltre a un mio documento.
Il giorno successivo ricevo la conferma che la correzione è stata apportata, la mia Vespa è iscritta come veicolo storico esente dalla tassa di proprietà.
Che dire, sono veramente soddisfatto, mi ha
colpito la gentilezza e disponibilità delle ultime persone
contattate,
e la velocità con la quale si sono
impegnate a risolvere la controversia, senza dovere aspettare
multe..
Credo che fondamentale sia stato il cercare di
dimostrare gentilezza pacatezza e determinazione, nell' esporre
le mie ragioni,
ma anche l' avere mandato le mie
rimostranze, per conoscenza, ad altre "persone".
Attenzione quindi tutti voi che vi trovate nelle
mie condizioni, o comunque avete un veicolo di interesse storico,
controllate e informarevi,
esiste il modo per fare rispettare la
legge.
Conclusioni:
Sinceramente, ripensando ai soldi spesi, il
tempo, le telefonate, i viaggi e soprattutto lo stress,
non rifarò mai più una cosa del genere,
certe esperienze si fanno una sola volta
nella vita!
Sono comunque molto contento di come,
nonostante tutto, sia riuscito nell impresa,
che immaginavo dura, ma non fino a questo
punto
Forza della Passione, forza della Vespa!
Gianluca