RISPETTATECI PER FAVORE,
(come noi rispettiamo voi..)

Se ci fidassimo di quanto vuol far credere una larga parte della stampa e telegiornali, da qualche anno a questa parte, noi Vespisti, come tutti i possessori di auto e moto d' epoca o solo vecchie, saremmo dei criminali inquinatori e fuorilegge,
appellativo che non possiamo assolutamente accettare. Ma come si permettono?

In un primo momento, qualche anno fa, si parlava di rinnovare il parco macchine italiano, approfittando del fatto che fosse piuttosto vecchio, per creare nuove opportunità di lavoro alle industrie del settore, con incentivi (specchi per le allodole), seguendo le orme della Francia. (La cosa già allora a qualcuno pareva sospetta, ma passò in sordina) Non si capisce perchè siamo sempre noi Italiani a dover seguire l' esempio di altri Paesi, dimenticandoci che l'Italia, oltre ad essere ritenuto da tutti il più bel Paese del mondo, è quello che da sempre ha dato i natali ai maggiori artisti, poeti, scrittori, scienziati. Dovremmo ricordarcene più spesso ed esserne orgogliosi. Infatti, a riprova di questo, lo scooter più imitato e ricercato in tutto il mondo è la Vespa ed è nata in Italia!

Per perseguire nell' opera di rinnovamento, che ha portato le persone a disfarsi di mezzi di trasporto di grande valore storico e culturale, o semplicemente ancora perfettamente funzionanti, per avere in cambio, con la convinzione di avere fatto un affare, grazie ai cosiddetti incentivi per la rottamazione, auto senza personalità e tutte simili, oltre che obbrobriosi scooters in plastica senza marce, che saprebbe guidare anche un bambino; esaurita la scusa delle industrie in crisi (e quelle dei ricambi per i mezzi più vecchi?), si è giocata la carta vincente dell' ecologia, che fa sempre effetto, facendo leva sulle paure più recondite del nostro inconscio. Ma finiamola per favore!

Forse non ce ne siamo resi conto, ma abbiamo subito una violenza, un lavaggio del cervello, che ci ha convinti di agire per libera scelta, nel nome di ideali che non abbiamo ben capito, ma poco importa, la nuova moda è questa e come tutte, va seguita ciecamente.

Poi, qualcuno sa spiegare perchè è stata gradualmente bandita la miscela dai distributori con la scusa che non erano più in regola con le normative europee che prevedono l' obbligo di un sistema di aspirazione dei vapori, applicabilissimo anche alle pompe di miscela, oltre che di benzina?

E cosa dire della sparizione dal 2002 della "Benzina Super", quella col piombo, per intenderci, indispensabile per un buon funzionamento della stragrande maggioranza dei Veicoli Storici che, contrariamente a quanto ci era stato promesso sarebbe continuata ad essere erogata dal 10% delle pompe? Quante "promesse da marinaio", ormai ci siamo talmente abituati a questi giochetti, che non potremo mai più discernere le promesse demagogiche, dai seri propositi.

Perchè, se proprio dobbiamo adeguarci (nessuno ci ha chiesto il consenso) alle ferree normative europee, lo facciamo sempre quando queste impongono una restrizione ai nostri diritti e libertà, scordandoci spesso di recepire le direttive che, anche fuori dal campo "vespistico", porterebbero agevolazioni e semplificazioni alla nostra vita quotidiana?

Cosa dire poi sull' €uro, per esempio, ci ha forse migliorato la qualità della vita? Dove è finita, anche in campo"monetario", la nostra Identità Nazionale, della quale siamo sempre stati orgogliosi, anche la nostra amata e comunque sudata "Lira", sopravviverà solo nei ricordi e nelle vetrinette dei collezionisti, che tristezza!

strati perfettamente compatti in questa opera di demolizione generale della dignità Italiana.

Ritornando a noi, cosa dire di tutte le Vespe sequestrate e mai più restituite ai legittimi proprietari, da solerti "impiegati statali" dal cuore "non proprio tenero", poco propensi a chiudere un occhio, se la Vespa ha subito qualche elaborazione, anche minima? Adesso poi ci aggiungiamo la guida senza casco o in due...
Sono cose che si commentano da sole!!!
(come cantava il grande De Andrè: "il cuore tenero non è una dote, di cui sia colmi i ... " )

 

Non bastasse arrivano le "DEMAGOLEGGI", specchi per le allodole, promesse da marinaio o come preferite definirle.. qualche esempio?:
che ne è stato del tanto sbandierato "decreto salva cinquecento" che doveva permettere l' accesso incondizionato ai centri storici delle auto e moto di piccola cilindrata di valore storico o semplicemente affettivo che inquinano veramente poco?
e la vergogna della CONFISCA, la spada di Damocle di tutti i motociclisti che doveva essere abrogata, ma che è ancora in vigore?
A tutto questo adesso dobbiamo aggiungere la
nuova targa per i ciclomotori (ce l' avevano già da anni..) di formato diverso, che ci costringerà, oltre a forare nuovamente la carrozzeria, a registrarli come i motocicli, pagare il bollo anche se non utilizzati (tassa di proprietà), cambiare il libretto, spendere altri soldi e non poterli più comprare e vendere velocemente e liberamente come prima.
Ma la notizia data dai soliti "media" è stata mascherata come positiva: " si potrà andare in due in motorino.." ( dimenticando che varrà solo per quelli nuovi omologati per 2) .. si eviteranno i furti... ( perchè i veicoli targati fanno schifo ai ladri?).. non facciamo ridere i polli..

Ricordiamoci almeno alcune cose:

Nessuno potrà mai costringerci ad abbandonare le nostre Vespe o altri veicoli storici, perchè funzionano egregiamente anche con la benzina verde e soprattutto sono in regola col codice della strada.

In fase di collaudo o revisione, i veicoli non devono rispondere ai sempre più restrittivi limiti attuali, ma a quelli in vigore al momento dell' immatricolazione del veicolo.

In caso di reimmatricolazione, dovuta a radiazione d' ufficio, non siamo assolutamente tenuti a montare le frecce sulle vecchie Vespe e possiamo addirittura conservare il vecchio numero di targa !

Dobbiamo cercare di fare rispettare i nostri diritti, uscendo dal coro e remando, anche se con fatica, contro corrente.
Lo possiamo fare senza uscire dalla legalità, perchè noi dobbiamo rispettare si le leggi, ma il personale preposto dallo stato, deve imparare ad adeguarsi e a RISPETTARE NOI.

Ho trovato una lettera che aiuta a riflettere o capire.. di un cittadino bolognese amareggiato, vi invito a leggerla, cliccando qui

Purtroppo anche Associazioni come ASI e FMI, dopo avere raggiunto qualche risultato in passato, sembrano ora dormire sugli allori, non prendendo veramente una dura posizione contro le limitazioni alla circolazione dei veicoli storici e altri problemi correlati.

Come socio FMI, devo dire che resto molto deluso,quando cercando di collaborare con proposte, o chiedendo spiegazioni a quesiti che mi vengono posti direttamente da voi appassionati, ricevo risposte fredde e distaccate come questa che riporto:

Gentile Signore, dal 2005 potranno essere iscritti i ciclomotori la cui produzione, cominciata entro il 1975, è proseguita senza cambiamenti anche negli anni successivi.   Cordiali saluti   FMI Ufficio Stampa

----- Original Message ----- From: VESPAFOREVER To: motoepoca ; federmoto.it Sent: , November 2004 Subject: Richiesta chiarimenti su una incomprensibile discriminazione
Spettabile Federmoto,   sono un vostro tesserato, e come responsabile di un sito web dedicato alla Vespa, ricevo molte richieste di informazioni riguardanti la vostra associazione.   Sono in tanti a chiedermi se si può, oppure perchè non si può iscrivere una Vespa 50, se non trentennale, al registro storico.   Ricorderete certamente, che in un primo momento avevate inserito anche tutte le vespe 50, fino alla Special, nell' elenco dei veicoli di particolare interesse storico e collezionistico.   Non capisco, così come non lo capiscono coloro che ogni giorno mi contattano, il motivo di questo dietro front,   anche perchè non credo che qualcuno possa mai affermare che un ciclomotore ha un minore valore storico collezionistico, rispetto a un motociclo.   Ho visto splendide Vespe restaurate da fare invidia alle " sorelle maggiori" e quindi vi chiedo di volere rivedere questa scelta, che delude moltissimi potenziali nuovi tesserati.   Nonostante l' ostracismo che si abbatte da anni sui ciclomotori, i veri appassionati ne conservano splendidi esemplari e chiedono giustamente di poterli iscrivere, non solo per ottenere agevolazioni su bollo e assicurazione, che comunque spetterebbero di diritto.   Spero vogliate cogliere in senso costruttivo questa mia lamentela a nome di molti appassionati del mito Vespa.   Distinti saluti   Gianluca tessera 04/78*******/a

I danni provocati da questa nuova forzata concezione di mercato, e non solo nel settore motoristico, hanno segnato profondamente la vita di molte persone, per cui ho pensato di allegare un articolo tratto da un quotidiano.

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