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Vernici e consigli utili sulla verniciatura

Stampato da: Forum Vespa Piaggio: Vespaforum e mercatino di www.vespaforever.net
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Stampato il: 29/03/2024

Discussione:


Autore Discussione: sanrem
Oggetto: Vernici e consigli utili sulla verniciatura
Inserito il: 05/12/2011 21:07:37
Messaggio:

LE VERNICI

CENNI STORICI

Originariamente la Piaggio per la verniciatura delle vespe utilizzava Bilux Max Meyer successivamente Duralit Car. Gli altri prodotti sono vernici di più recente formulazione con caratteristiche migliori in termini di resa e finitura ed una maggiore durata. Fino agli anni 60 le vespe erano verniciate con prodotti alla nitro sia il metallizzato che il pastello. Da allora furono cambiati alcuni sistemi di verniciatura perché ci fu l'avvento della vernice sintetica con essiccazione a 120° 60 min, che nei primi anni veniva usato solo nelle tinte pastello, mentre nel metallizzato si continuò per alcuni anni ad usare la nitro, dopo qualche anno nacque il sintetico catalizzato e scomparve l'essiccazioe a 120°, le vernici essiccavano a temperature molto più basse e con minor tempo. Negli anni 1977-78 il sintetico venne sostituito dall'acrilico catalizzato, una vernice molto più affidabile e di miglior copertura, verrà quindi usata su tutti i colori sia pastello che metallizzato.

LA PREPARAZIONE:
Le scocche venivano ripulite perfettamente (lamiera lucida) e gli veniva dato l'antiruggine, poi venivano carteggiate per l'eliminazione delle imperfezioni. Veniva applicato il sigillante nelle giunzioni, quindi venivano verniciate , se la vernice era nitro veniva essiccata a bassa temperatura. Le verniciature con sintetico necessitavano un'essiccazione di 60 minuti a 120 gradi, quindi le scocche rimanevano dalla sera alla mattina nelle cabine di verniciatura e il giorno dopo venivano assemblate, poi se necessario veniva data una leggera levigata con la spazzola lucidatrice con il tampone di agnello.

Notizie sulla verniciatura con Nitro:

La nitro è molto delicata e solo con il passare del tempo perde lucentezza.
Questo è il motivo per cui è buona norma dare più mani , in modo da avere più materiale per eventuali future lucidature , sempre nel caso che si voglia mantenerla lucida.
Chi la utilizzava ed era in grado di utilizzarla , riusciva ad ottenere risultati sorprendenti , pero' il processo di verniciatura era molto complesso e lungo.
In pratica si dava una mano e la si lasciava asciugare per poi carteggiare anzi seppiare con carta molto fine e acqua .
E si ricominciava da capo .
Era possibile ottenere verniciature a specchio che nessuna altra vernice riesce ad avere nemmeno oggi , pero' per farlo era possibile arrivare anche ad una cinquantina di mani naturalmente sempre aspettando tra una mano e l'altra.
Il risultato era impeccabile e ci si poteva specchiare esattamente come davanti ad uno specchio.
Per mantenerla cos'ì però ogni tanto era necessario dare una bella lucidata.
Oggi questo tipo di verniciatura cosi' lungo e complesso è impensabile!


TIPOLIGIE DI VERNICI:

Le vernici si suddividono sostanzialmente in 3 categorie:

Monocomponenti (1 solo componente)
Bicomponenti (2 componenti -- base + catalizzatore)
Acqua

Per le monocomponenti il discorso è semplice, è la classica nitrosintetica che si diluisce col diluente nitro e asciuga a contatto con l'aria. Necessita di più mani (almeno 4) per arrivare al risultato finale, è una vernice abbastanza spenta che necessita di lucidature frequenti, inoltre è molto vulnerabile al sole e ai prodotti chimici come diluenti, alcool, benzina ecc ecc. Non si usa più da almeno una 20ina d'anni in quanto è molto inquinante e appunto come già detto vulnerabile.
Per le bicomponenti invece il discorso è un po' diverso. Cominciamo col dire che bicomponente vuol dire 2 componenti, base + catalizzatore. La vernice bicomponente si diluisce col suo diluente (l'acrilico) ma si può diluire anche col nitro , per asciugare ha bisogno del suo catalizzatore che verrà diluito con la vernice e il diluente prima della verniciatura. E una vernice molto più resistente della sorella nitro, quindi è meno vulnerabile.

Si suddivisono in:

Solvente Acrilico
Solvente Poliuretanico

Il solvente acrilico è la vernice più usata dai carrozzieri per i veicoli. Può essere a lucido diretto e a doppio strato.
Questa vernice è comunque sempre una bicomponente; questo vuol dire che alla base A ( vernice vera e propria) , bisogna aggiungere la base B , il catalizzatore che permette l’indurimento.
La lucido diretto lo dice il nome, non ha bisogno di trasparente per essere brillante, mentre la base opaca , necessita del trasparente per essere brillante (quello che molti chiamano semplicemente lucido).
Una volta miscelata la base A alla base B e diluita questa miscela con il 5 max. 10% di diluente si può iniziare la verniciatura.
Il rapporto tra la base A e la base B, lo rileviamo dalla scheda tecnica, ogni produttore ha vernici con rapporti di miscelazione diversi per le due basi, quindi dobbiamo richiedere questo dato al rivenditore e per evitare di dimenticare scrivere sul barattolo.
Dopo aver miscelato i due componenti, inizia la reazione di catalisi per cui sideve iniziare la verniciatura.
Per dosare il giusto quantitativo di base A e base B si consiglia di farlo a peso e non fidarsi dei barattoli graduati eodelle stecche graduate, con questi sistemi, sbagliare anche grossolanamente è facilissimo.
Una bilancia con tolleranza +/- 1 gr , costa 14/15 € in un supermercato e va benissimo.

Il doppio strato invece è diverso, doppio strato vuol dire base opaca (che sarebbe il colore) + trasparente.
La base opaca più trasparente, segue gli stessi concetti della lucido diretto, solo che dopo aver dato la vernice, dovete dare il trasparenteQuindi si devono spruzzare 2 componenti. Il colore, che viene diluito come una una normale vernice alla nitro e quindi colore + diluente, e il trasparente che viene diluito come una normale vernice bicomponente e quindi trasparente + catalizzatore + diluente acrilico.
Qualcuno consiglia il doppio strato solo sui colori metallizzati in quanto più mani vengono date e più brillante sarà la vernice e più dettagliate saranno le scaglie del metallizzato.

Il solvente poliuretanico , si diluisce in tutto e per tutto come il solvente acrilico, ma la differenza sta nella resistenza e nella bellezza.
E' la vernice usata dai carrozzieri per i veicoli industriali, quindi veicoli cui l'estetica non conta più di tanto, mentre è molto importante la sua resistenza. Egli infatti è una vernice molto resistente ma bruttina da vedere in quanto risulta sempre molto bucciosa, anche se ultimamente anche con i poliuretanici si stanno ottenendo grandi risultati. Dalla sua parte ha anche il prezzo, è molto economica.

La vernice all'acqua. Per esigenze antinquinamento si sta andando sempre più verso queste vernici, che sono a base opaca + trasparente.
La base opaca più che a una vernice, assomiglia ad un inchiostro infatti la sua consistenza è molto liquida.
Il rivenditore la consegna già pronta all’uso. Si da una prima mano leggera, va lasciata asciugare una decina di minuti e poi va data una seconda mano.
La vernice all’acqua appena spruzzata fa una leggera buccia d’arancia che poi scompare mentre la vernice asciuga. La vernice sarà asciutta quando da lucida diventa opaca.
Il trasparente che viene applicata su questa vernice, è un comunissimo trasparente acrilico bicomponente a solvente.

PRODOTTI:

Prodotto: BILUX - Nitro lucido diretto
Prodotto: DURALIT CAR - Acrilico lucido diretto catalizzato
Prodotto: MAXICAR HS - Base opaca
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BILUX: smalto nitrosintetico mono-componente per verniciature pastello e metallizzate a LUCIDO DIRETTO
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DURALIT CAR: smalto acrilico a due componenti per verniciature pastello a LUCIDO DIRETTO
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MAXICAR: smalto alto-solido a base opaca a due componenti per verniciature pastello e metallizzate a DOPPIO STRATO
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Attualmente la Max Meyer produce 2 tipi di vernice a base NITRO:
1) NITROSINTETICHE: sono quelle vernici realizzate utilizzando le basi BILUX (quelle con il prefisso TB, ovvero le basi NITROSINTETICHE);
2) ACRILICHE CONVERTITE (o nitroacriliche): sono quelle vernici realizzate utilizzando le basi DURALIT CAR (quelle con il prefisso TC, ovvero le basi ACRILICHE BICOMPONENTE) con l'aggiunta del CONVERTITORE NITRO (MC 80).
Il convertitore nitro è una sostanza trasparente che trasforma gli smalti DURALIT CAR pastello in smalti nitro, essiccanti ad aria senza l'ausilio del catalizzatore.

I FONDI

Cominciamo col dire cos'è il fondo. Il fondo è la base su cui andrà a stendersi la vernice, è molto importante che sia ben liscio e uniforme, perchè se vi saranno imperfezioni (del tipo fossetti, puntini, rigature ecc) la vernice non le coprirà facilmente poi capiremo perchè.
Per quanto riguarda la composizione vale lo stesso identico discorso delle vernici. Quindi esistono sia monocomponenti, bicomponenti e anche all'acqua.
Per quanto riguarda la diluizione , il discorso è lo stesso delle vernici monocomponenti che per i monocomponenti, lo stesso delle vernici bicomponenti a lucido diretto per i bicomponenti e lo stesso delle vernici all'acqua per i fondi all'acqua. Si diluiscono tutti col diluente nitro (apparte quelli all'acqua ovviamente). In pratica è come se stessimo diluendo una vernice, solo che è fondo.
Ce ne sono vari tipi a seconda del loro spessore, isolamento, morbidezza (carteggiabilità) e ovviamente essicazione.
Cominciamo a distinguerli.

Epossidici
Isolanti
Poliestere (detto anche stucco a spruzzo)

Partiamo con l'epossidico, il discorso è molto semplice. Come avrete sentito molte volte la funzione principale dell'epossidico è quella di anticorrosivo , quindi è quello che si usa sempre su lamiera nuda, ma non ha assolutamente nessuna caratteristica isolante.

L'epossidico si suddivide in Fondo e Primer.
Il primer è il prodotto che non fa spessore, quindi la sua unica funzione è quella di anticorrosivo.
Il fondo invece fa spessore ed è anticorrosivo, quindi è un prodotto ottimo per le lamiere nude che non hanno nessun danno tipo i telai delle moto. Si passa il fondo epossidico, si lascia asciugare, si carteggia e si vernicia direttamente.
Invece sulle lamiere danneggiate usare il fondo epossidico è uno spreco, in quanto devono essere lavorate e quindi stuccate e isolate. In questo caso si usa il primer visto che non fa spessore.
In definitiva sulle nostre vespe dovremmo passare il primer.
Un errore che molti carrozzieri fanno è quello di usare il fondo epossidico come isolante, ASSOLUTAMENTE SBAGLIATO in quanto come ho detto prima il fondo epossidico non ha nessun potere isolante.

Passiamo ora ai fondi isolanti.
Il fondo isolante invece ha la funzione di "isolare" la base. Quindi quando la lamiera è stata battuta e stuccata deve essere isolata altrimenti la vernice non coprirà.
I fondi isolanti possono essere normali e riempitivi, quelli normali si usano per i lavori facili privi o quasi di imperfezioni, quindi per carrozzerie moderne. In questo caso si isola con tale fondo senza bisogno di fare molto spessore.
I riempitivi invece si usano proprio per i mezzi d'epoca, in quanto di imperfezioni ce ne sono molte e non è facile individuarle ed eliminarle tutte, in questo caso il fondo farà più spessore e coprirà queste imperfezioni, naturalmente più spessore ci sarà e più si dovrà carteggiare e più sarà soggetto a fratture (le classiche spaccature).
Poi ci sono i poliesteri che vengono usati per lo più dai meno esperti per coprire le imperfezioni grandi che non si vogliono stuccare. Infatti questi fondi creano uno uno spessore piuttosto spesso e se non vengono carteggiati bene , coprono anche le sagome della carrozzeria. Ma se carteggiati a dovere, lo spessore diminuisce così tanto da raggiungere quello di un normale riempitivo.
Una cosa molto importante è la carteggiatura, in quanto anche questa determina il risultato finale. Infatti una carteggiatura uniforme e delicata scalando la carta di grana in grana fino ad arrivare ad una molto fina, elimina tutte le rigature garantendo una base liscia e quindi un ottima verniciatura.
La carteggiatura può essere eseguita sia a secco che ad acqua, si consiglia quella a secco. La grana della carta si decide in base allo spessore che si fa.

Per quanto riguarda i costi dipende molto dalla marca. I più cari come sempre sono i Max meyer, seguiti dai PPG e Lechler . I più economici sono quelli della EP vernici e sono anche molto buoni, costano 15€ al kg compresi di catalizzatore.

NOTE IMPORTANTI PER LA VERNICIATURA.

Quando si vernicia una parte in plastica che flette, per esempio il parafango alto di alcune moto da fuoristrada, è indispensabile miscelare alla vernice, un prodotto che si chiama ELASTICIZZANTE.
Questo lo dice il nome stesso, serve a rendere la vernice elastica ed a permettere che la stessa si possa torcere e flettere senza creparsi.
Ogni negozio che vende vernici per carrozzeria tratta questo prodotto e per il suo impiego e dosaggio dovrete seguire assolutamente la scheda tecnica.

Se non avete dimestichezza con la pistola per verniciatura, fate delle prove per capire bene le regolazioni: quantitativo di vernice spruzzata e ampiezza del ventaglio; normalmente, i dosatori per queste regolazioni li trovate sul retro della pistola.
Quando spruzzate, la pistola deve avere sempre la stessa distanza dal pezzo e mantenere sempre il medesimo angolo, non dovrete mai muovere il polso a destra e sinistra come se stesse usando un pennello, ma il vostro braccio dovrà spostarsi regolare come se corresse su un binario.
In questo modo, il getto che esce dalla pistola mantiene sempre il medesimo angolo con il pezzo che viene verniciato ed il quantitativo che esce dall’ugello in un secondo, viene distribuito sulla medesima superficie.

Preparare tutto l’occorrente a portata di mano, quando verniciate non vi deve mancare nulla, e per nessun motivo dovrete mettervi a cercare un chissà cosa.
Bagnate il pavimento e possibilmente le pareti del luogo di verniciatura, se possibile una bagnata anche al soffitto non guasta.
Per evitare intossicazioni cercate di verniciare in ambienti areati.
Usate una buona maschera di protezione.


Processo di verniciatura:

Ora si affronteranno per prima cosa, i problemi derivanti dal restauro totale, dove i lamierati devono essere puliti completamente, quindi si deve decidere se sabbiare o meno.
A vantaggio della sabbiatura, vi è il fatto che questa operazione permette di procedere alla pulizia a fondo dei lamierati, anche nei punti ove una spazzola metallica non riuscirebbe mai ad arrivare.
La seguente procedura è una procedura che quindi non tutti possono essere in grado di eseguire, in quanto sono necessarie determinate attrezzature; comunque, da questa descrizione, si possono trarre delle utili indicazioni professionali anche per il fai da te.
I lamierati vengono immersi in una vasca in cui vi è un liquido sverniciatore che ha una densità simile all’acqua.
Il vantaggio di questo prodotto, è dato dal fatto che la scocca, una volta immersa, dopo che il liquido ha fatto effetto, esce completamente pulita e basta una semplice lavata per eliminare ogni residuo di vernice e di sverniciatore, viene asciugata con aria compressa ed è pronta per la sabbiatura.

Nel caso non si volesse sabbiare, si può utilizzare il flessibile con spazzola metallica , ma è una pratica sconsigliata per il fatto che quest'ultima asporta parecchio materiale assotigliando la lamiera costringendo talvolta a dover stuccare.

Fatta questa premessa sulla sabbiatura, bisogna ricordare che quando ci accingiamo a restaurare una vespa, molto probabilmente questa avrà bordi ed ammaccature che devono essere eliminati.
Le operazioni più grosse di saldatura, battitura e raddrizzatura della lamiera, DEVONO essere effettuate prima di procedere alla sabbiatura, tra poco capirete il perché.

Sistemati tutti i danni più grossi alle lamiere, sverniciato e sabbiato, a questo punto la lamiera è completamente senza protezione e la semplice umidità presente nell’aria, in brevissimo tempo fa ricomparire l’ossidazione, per cui immediatamente dopo la sabbiatura, dovremo provvedere ad applicare il primer epossidico bicomponente. Lo strato deve essere sottilissimo.
Ecco il motivo per cui la prima operazione da fare sono le saldature e tutte le opere di raddrizzatura della lamiera. Queste lavorazioni richiedono tempo e se le lamiere venissero sabbiate prima, farebbero tempo a ricoprirsi nuovamente di un leggero strato di ossido. Quindi dopo aver dato un amano di primer si può procedere alle eventuali stuccature.

Il primer non deve assolutamente essere confuso con il fondo. Il primer è un prodotto che ha grandi proprietà antiruggine, permette un grande aggrappaggio, una fortissima adesione del fondo che verrà applicato successivamente e crea uno spessore estremamente sottile.
Adesso, abbiamo la possibilità di scegliere tra due strade diverse prima di arrivare al momento di verniciare.

Ciclo bagnato su bagnato

Dopo aver dato il primer, lasciati passare 10/20/30 minuti, dipende da quanto è indicato nella scheda tecnica del prodotto e dalla temperatura ambiente, daremo il fondo acrilico bicomponente, senza procedere alla carteggiatura del primer.
Quanto il fondo acrilico sarà secco, provvederemo a fare le dovute stuccature, che andranno carteggiate fino ad una grana 600; sulle parti carteggiate, daremo una spruzzata di fondo acrilico (attenzione non quello epossidico)e poi provvederemo a carteggiare tutti i lamierati, fino ad una grana 1000.
A questo punto la superficie dovrebbe essere pronta per la verniciatura, ma potrebbero esservi ancora dei piccoli avallamenti e quindi è opportuno dare una mano di spia.

Cos’è la mano di SPIA?

Con una bomboletta di vernice nitro di colore diverso dal fondo, si da una spruzzata leggerissima, senza coprire completamente; dopo 15/20 minuti con una 1000 ad acqua, si carteggiano leggermente tutte le parti spruzzate, fino a far sparire il colore della bomboletta, dove questo rimane, vuol dire che vi è un infossamento e quindi necessita stuccare ancora.
Solo quando non vi saranno più tracce del colore della bomboletta, i nostri lamierati saranno pronti per ricevere la vernice.
Oggi, per dare la mano di spia, esistono dei tamponi che permettono di spargere una polvere che fa le veci della vernice in bomboletta, facendo risparmiare del tempo. Per il fai da te, la bomboletta va benissimo.
Appurato che non è più necessario stuccare, da questo momento i pezzi dovranno essere toccati solamente con le mani guantate da guanti in lattice, passeremo il panno antipolvere, l’antisilicone e poi il lamierato potrà veramente essere verniciato.

Facciamo ora un passo indietro.

Abbiamo visto che dopo aver sabbiato, possiamo iniziare con il ciclo bagnato su bagnato, quel ciclo cioè, che non prevede carteggiatura tra la mano di primer e la prima mano completa di fondo, in quanto il fondo viene dato quando il primer è asciutto ma non secco.

Volendo, possiamo dare il primer, farlo seccare, stuccare, carteggiare le stuccature e tutto il primer e applicare la mano di fondo che poi, una volta secco, dovrà essere carteggiato. Se durante la carteggiatura il primer dovesse essere asportato completamente fino alla lamiera , si può tranquillamente dare una leggera spruzzata di primer sul punto interessato.
A questo punto, mano di spia, eventuali altre carteggiature e verniciatura.
Con questo procedimento abbiamo una carteggiatura in più.
Oltre a un tempo più lungo di lavorazione, abbiamo anche da affrontare un problema tecnico di non poca importanza. Carteggiando il primer e le stuccature fatte su di esso, corriamo il rischio di andare ad assottigliare troppo lo strato di primer o anche di rimuoverlo parzialmente scoprendo la lamiera, facendo venire meno l’effetto protettivo che il primer esercita contro la ruggine.


INDISPENSABILE RICORDARE CHE:

DOPO OGNI STUCCATURA, NECESSITA APPLICARE SULLA PARTE STUCCATA, UNA MANO DI FONDO ACRILICO, QUESTO SERVE PER EVITARE CHE VI SIANO DIVERSI ASSORBIMENTI DELLA VERNICE, CHE CAUSEREBBERO MACCHIE DI COLORE

La preparazione del lamierato da verniciare, è una cosa lunga, che richiede molta pazienza, ma quì sta il segreto di una bella verniciatura; più tempo dedicherete a questa preparazione, migliore sarà la qualità della verniciatura.

LUCIDATURA

La lucidatura della vernice nitro, può essere fatta sia a mano che a macchina; si lucidano solo le tinte pastello.
Per farla a macchina è necessario avere una lucidatrice a velocità variabile, di massima non bisogna mai superare i 1500 giri/min.
Dovrete acquistare i tamponi idonei ai vari prodotti che andrete ad usare, pasta abrasiva, polish lucidante e cera.
Distribuite sulla parte da lucidare, ricordate di fare superfici limitate, un poco di pasta abrasiva ed iniziate a passare il tampone ad una velocità molto bassa, diversamente la pasta verrebbe spruzzata ovunque.
Aumentate un poco la velocità e senza calcare, passate dove avete distribuito la pasta; con movimenti uniformi, seguendo sempre lo stesso orientamento fate tutto il lamierato.
Mettete il tampone per il polish e ripetete l’operazione, vedrete che la vernice prende una tonalità più brillante ma molto calda, pastosa.
Passate una mano di cera e siete a posto.
La cera va rigorosamente stesa e tirata a mano.
Ottima per questo scopo è la filaccia di cotone, oppure un’ovatta di qualità, che non lascia peli.
Importante fare attenzione durante la lucidatura a non insistere troppo sugli spigoli , si corre il riscio di rimanere con il fondo a vista !

La lucidatura a mano segue la stessa trafila, solo che in aggiunta, dovete comprare molte latte di olio di gomiti.




CONSIGLI PRATICI


La differenza nella verniciatura di una vespa la fa l'aerografo. I migliori sono quelli della Asturo, c'è sia a caduta, col serbatoio sopra l’ugello, che a depressione col serbatoio sotto all'ugello. Di ugelli ne esistono di tutte le misure. Se non si ha la necessaria esperienza è bene richiedere la scheda tecnica della vernice comprata, in essa è riportata la pressione del compressore, il tipo di pistola, il diametro dell'ugello e la diluizione necessaria. Un carrozziere va ad occhio, ma lì ci vuole esperienza.
Nel caso venga utilizzato il compressore, diluire la vernice come consigliato dal produttore e versarla con un filtro apposito nell'aerografo da verniciatura con ugello da 1,6 > 1,9. La prima mano deve essere leggera ma uniforme su tutta la superficie, fatta a strisce da circa 25 cm. Dopo qualche minuto (4 in estate, 8 in inverno) si procede con la seconda mano che deve essere un poco più pesante trattenendosi di più nello spruzzare la vernice sempre in modo uniforme. Per applicare la terza mano si deve attendere almeno il doppio del tempo trascorso tra la prima e la seconda mano. Quest'ultima deve essere quella definitiva. È questa che darà brillantezza ed effetto specchio, quindi deve essere applicata con persistenza e con la più totale attenzione alla parità e all'uguaglianza delle passate. Non insistere mai su uno stesso punto altrimenti si potranno formare delle colature di vernice. Dopo aver dato quest’ultima mano in maniera uniforme, lasciare asciugare per almeno 24 – 36 ore.
Per quanto riguarda le tinte metallizzate e quindi quelle tinte che dopo richiedono l'applicazione del trasparente, si procederà diversamente. Usando il medesimo aerografo, si applica un numero di passate sufficienti a coprire totalmente e uniformemente la superficie. Da non dimenticare che in questo tipo di verniciatura la brillantezza è data dal trasparente. Queste tinte vanno solitamente diluite al 80% o al 100%, ottenendo così una mistura molto liquida, con un alto pericolo di colature. Sarà quindi necessario attendere la completa essiccazione del prodotto (10 minuti in estate, circa 15 in inverno) prima di procedere con la mano successiva. L’avvenuta essiccazione avverrà quando la superficie diverrà opaca. Ripulire dolcemente con un panno antipolvere, per poi passare all'applicazione del trasparente, importante è non far asciugare completamente la basa per avere maggior presa del trasparente. Consiglio di usare per la base un diluente lento in estate e rapido in inverno, per evitare di provocare macchie o effetto buccia d'arancia nella verniciatura.
Nel caso si usino le bombolette, tenere conto che ce ne vorranno una decina, se non di più e sicuramente costa meno 1,5 Kg di vernice compreso il noleggio del compressore. Nel caso si usino le bombolette vanno riscaldate in acqua calda (30 – 35 °C) prima di verniciare. La tecnica è quella di spruzzare il colore, attendere 15 – 20 minuti per far asciugare la pittura e dare la successiva mano di colore, questo per 2 – 3 volte ciclicamente finché non otterrete la corretta copertura. Consiglio di NON interrompere se possibile a metà una bomboletta perché poi seccatasi la vernice sul beccuccio sparerà di tanto in tanto pezzetti di vernice che poi dovrete rimuovere con la carta abrasiva. Quindi calcolate il numero di bombolette da usare per ogni parte in modo da finirle completamente è però consigliato non tirare le bombolette fino alla fine perché danno imperfezioni di verniciatura. Solitamente il colore, specie se metallizzato è molto diluito per cui tenderebbe a colare quindi si dovranno fare delle passate veloci e regolari.
A fine verniciatura aspettare 24 – 36 ore per far asciugare la vernice.
Con la bomboletta è necessario passare il lucido, se lasciate il colore senza il lucido dopo 2/3 lucidate di Polish, come per magia vedrete, riaffiorare il colore originale. Il trasparente lucido è da considerare fondamentalmente una protezione dagli agenti esterni (benzina, strisciate accidentali con le chiavi o cerniere, ecc) oltre che il tocco di classe che dà l’effetto specchio. Con il lucido bisogna abbondare, per cui non esitate a far fuori bombolette, seguire sempre la solita procedura spruzzare, aspettare 20 – 30 min l’asciugatura, carteggiare questa volta però con carta gr 1200, meglio ancora 2000, ciclicamente fino all’ultima mano.
Infine è consigliato di aspettare ben più di 48 ore prima di cominciare a montare i pezzi altrimenti rischiate di segnare la vernice non ancora asciutta in profondità.

Quando la verniciatura presenta purtroppo delle imperfezioni, come piccole protuberanze, o colature, NON TENTARE ASSOLUTAMENTE DI RIMUOVERE LA VERNICE FRESCA, non si riuscirebbe più a coprire la macchia, ma aspettare piuttosto 30 – 40 min (anche 1 – 2 ore se necessario) che sia abbastanza asciutta la pittura. Questa è una fase molto delicata e va eseguita con acqua, miscelata con un poco di detergente. Dopo aver pulito e asciugato la parte difettosa, và unta versando su di essa il detergente. Successivamente carteggiata con carta gr 1500 ad acqua con pazienza, fino all'eliminazione del difetto. Poi con una carta gr 2000 per eliminare le righe provocate dalla carta precedente e successivamente date un’altra mano di pittura insistendo, ma non troppo, in quel punto per coprire l’errore.

Qualche suggerimento: Valutate bene il difetto perché nei colori verde, rosso, alcuni azzurri e i gialli delle tinte pastello, quando spianati cambiano tonalità. Per facilitare l'eliminazione di protuberanze o colature è possibile applicare stucco rapido intorno alle stesse. La scomparsa di quest'ultimo, mediante la spianatura, sarà indice di un completo livellamento.

Risposte:


Autore Risposta: poeta
Inserita il: 05/12/2011 21:18:00
Messaggio:

Dimenticato di dire che nella lucidatura su una vespa, che ha molti spigoli, bisogna evitare di insistere troppo sugli spigoli o si porta via troppa vernice e ci si ritrova con il fondo a vista....

ottima guida... da FAQ direi-


Autore Risposta: mimmo
Inserita il: 05/12/2011 21:26:54
Messaggio:

bene Remo ora sei un carrozziere a tutti gli effetti


Autore Risposta: sanrem
Inserita il: 05/12/2011 21:30:14
Messaggio:

mimmo ha scritto:

bene Remo ora sei un carrozziere a tutti gli effetti





Autore Risposta: mimmo
Inserita il: 05/12/2011 21:35:38
Messaggio:

una domanda Remo

chi ti ha detto che gli aerografi Asturo sono i migliori?


Autore Risposta: vespiman
Inserita il: 05/12/2011 22:25:03
Messaggio:

Ciao a tutti e' la prima volta che scrivo in questo forum e volevo dirvi che quel poco che so di vespe l'ho imparato da voi, ma se mi permettete vorrei fare qualche piccola correzione a questi utili consigli sulla verniciatura: La piaggio ha verniciato con il bilux (nitro) fino a metà anni 80 e poi è passata direttamente al sintetico a forno, la duralit car è nata come vernice per ritocco in carrozzeria e non è mai stata usata come vernice per primo impianto.Poi i fondi acrilici sarebbe meglio diluirli con diluente acrilico e i fondi nitro con il diluente nitro. Per solvente si intende il diluente non la vernice.


Autore Risposta: vespiman
Inserita il: 05/12/2011 22:34:21
Messaggio:

Un'altra cosa, se bagnamo l'ambiente prima di verniciare creiamo umidita e quindi possibili spellamenti futuri della vernice. E' anche vero che la verniciatura verrà più pulita, ma gli sporchini si levano con un pò di pazienza e carta fine.


Autore Risposta: XXX VESPA XXX
Inserita il: 06/12/2011 08:54:34
Messaggio:

ah sanrem e amici del forum.. altra cosa da capire è..
1-quante mani di vernice dava l'operaio piaggio(di nitro??) in origine?
2-al giorno d'oggi quante mani di vernice dobbiamo dare per un perfetto restauro di bilux?
3-il fondo all'epoca era realmente a vernice?? intendo quello nocciola,verde ecc..
4-altra cosa che non ho capito..
allora,a lamiera nuda si da una mano di primer(anticorrosivo) e poi si fanno eventuali stuccature.. una volta tutta stuccata si da una altra mano di primer a coprire e poi si da una mando di fondo(intendo quelli nocciola,verdi ecc..) e poi si carteggia..
ma il fondo che già ci viene fornito(ovvero ripeto quello nocciola verde ecc..) non ha già la proprietà antiruggine(c'è scritto sul barattolo) e quindi che differenza fà con il primer?
grazie.


Autore Risposta: sanrem
Inserita il: 06/12/2011 09:35:02
Messaggio:

mimmo ha scritto:

una domanda Remo

chi ti ha detto che gli aerografi Asturo sono i migliori?


Mimmo non ti so dire chi me lo abbia detto. Questa scheda (chiamiamola cos'í) é frutto di tante info che ho racimolato qua e la ed per questo che ci tenevo che venisse letta da piú persona competenti per poter raggiungere il massimo della precisione. Probabilmente non si riuscirá mai a mettere d'accordo tutti , ma questa cosa non vuole essere una scheda informativa per carrozzieri professionisti , ma una sola scheda che dia un'impronta generale ! Come tutti sappiamo non si diventa carrozzieri leggendo e nemmno verniciando un telaio , quindi le informazioni restaranno superficiali. Cercate di capire che non si potrá scrivere tutto altrimenti viene fuori la divina commedia . La cosa importante é che non vengano scritte demenzialitá !! In tal caso vi prego quindi di farmelo notare e provvederó a cancellare o correggere !


Autore Risposta: sanrem
Inserita il: 06/12/2011 10:30:02
Messaggio:

ildotto88 ha scritto:

ah sanrem e amici del forum.. altra cosa da capire è..
1-quante mani di vernice dava l'operaio piaggio(di nitro??) in origine?
2-al giorno d'oggi quante mani di vernice dobbiamo dare per un perfetto restauro di bilux?
3-il fondo all'epoca era realmente a vernice?? intendo quello nocciola,verde ecc..
4-altra cosa che non ho capito..
allora,a lamiera nuda si da una mano di primer(anticorrosivo) e poi si fanno eventuali stuccature.. una volta tutta stuccata si da una altra mano di primer a coprire e poi si da una mando di fondo(intendo quelli nocciola,verdi ecc..) e poi si carteggia..
ma il fondo che già ci viene fornito(ovvero ripeto quello nocciola verde ecc..) non ha già la proprietà antiruggine(c'è scritto sul barattolo) e quindi che differenza fà con il primer?
grazie.

Per rispondere alle tue domande...
1- Non ho avuto informazioni a riguardo e io non lo so , ma lo trovo poc importante visto che comunque ormai nessuno vernicia piú con nitro.
2- Questa é una buona domanda che merita una buona risposta a cui io non so ripondere.... Ma mi informo e aggiungo !
3- Non ne ho la certezza , ma quello che ho capito era una vernice con proprietá anticorrosive !
4- Se leggi bene nella scheda c'é specificato quando usare il primer e quando il fondo che sono entrambi anticorrsivi , ma il fondo ha delle proprietá riempitive che il primer non ha. In un punto viene anche sconsigliata l'applicazione del primer sullo stucco. Solo fondo sullo stucco!


Autore Risposta: XXX VESPA XXX
Inserita il: 06/12/2011 10:34:38
Messaggio:

ok..
allora aspetto le altre tue indicazioni in merito..

per il resto..
quindi.. alla lamiera applico il primer e faccio le stuccature..
a lavoro finito vado con il fondo,lo carteggio e poi via con la verniciatura..giusto?

ciao


Autore Risposta: djgonz
Inserita il: 06/12/2011 11:44:50
Messaggio:

Mi volete rubare il lavoro ?

Comunque questa guida non prendetela come la bibbia, in quanto ci sono tanti modi e tecniche di verniciatura, io ho detto la mia, ma non è detto che quella di un altro carrozziere sia peggiore o migliore.
L'importante non è la tecnica che si usa, ma garantire un lavoro sicuro e bello in modo da non doverci rimettere mano.




P.S. verniciate in acrilica


Autore Risposta: sanrem
Inserita il: 06/12/2011 11:46:34
Messaggio:

ildotto88 ha scritto:

ok..
allora aspetto le altre tue indicazioni in merito..

per il resto..
quindi.. alla lamiera applico il primer e faccio le stuccature..
a lavoro finito vado con il fondo,lo carteggio e poi via con la verniciatura..giusto?

ciao


Giusto !!


Autore Risposta: djgonz
Inserita il: 06/12/2011 11:54:20
Messaggio:

Spero che comunque i lavori di lamiera siano sottointesi, perchè prima di stuccare ce ne vuoleeeeee


Autore Risposta: bocia
Inserita il: 06/12/2011 15:57:11
Messaggio:

Non me ne intendo una mazza di verniciature, ma da "quanto" (nel senso di tanto) hai scritto deve essere senz'altro come dici tu.

A parte gli scherzi: BRAVO Remo.

Penso che una guida del genere sia molto utile


Autore Risposta: santolo
Inserita il: 06/12/2011 16:08:00
Messaggio:

djgonz ha scritto:






P.S. verniciate in acrilica
quoto


Autore Risposta: vespiman
Inserita il: 06/12/2011 19:07:53
Messaggio:

Ciao, la scheda tecnica del bilux parla di 2/3 mani piene di vernice, spessore 35-45 micron.
Il primer epossidico invece e' un ottimo ancorante e ha un ottimo potere anticorrosivo, però non fa spessore. Il fondo invece facendo spessore riesce a coprire eventuali imperfezioni che spariranno in fase di carteggiatura.


Autore Risposta: XXX VESPA XXX
Inserita il: 06/12/2011 19:43:25
Messaggio:

perfetto remo integrala ancora e poi direi che siamo a cavallo!
ciao e complimenti di nuovo


Autore Risposta: fra2
Inserita il: 06/05/2012 10:11:05
Messaggio:

ancora qui? non è nella faq?


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